Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Gondola e taxi, un «Blabla» per Venezia
Un’app per concedersi un giro in gondola low cost purché sia condiviso. Dopo le auto, lo «sharing» arriva anche in laguna.
VENEZIA Riduttivo definirla «BlaBla Gondola» perché l’app creata da due gondolieri veneziani potrebbe arrivare a gestire pure le motoslitte a Cortina. Si chiama Kishare e sembra un ibrido di Whatsapp, Tinder, Tripadvisor e di quel mondo social che ha a che vedere con una diversa concezione del viaggio, low cost, naturalmente, ma senza rinunciare a nulla. Incluso il caro giro in gondola che costa 80 euro per mezz’ora di romantico sciabordio fra i canali. «Ci lavoriamo da un anno - spiega il quarantaduenne Danilo Costantini - l’idea, subito allargata all’amico e collega gondoliere Igor Silvestri, ci è venuta dalle richieste continue che ogni giorno turisti italiani e stranieri di qualsiasi età e condizione sociale ci fanno».
In effetti, condividere un giro in gondola con un’altra coppia consente, allo stesso prezzo, di lasciarsi cullare dalla laguna per un’ora anziché per mezza. Il meccanismo è quello di qualsiasi app, semplice. Le registrazioni in poco più di un mese sono state 5000 sul filo del passaparola. A far notizia è soprattutto il gondola sharing, quasi un ultimo tabù da abbattere con buona pace delle memorie cinematografiche in bianco e nero che hanno accompagnato appassionate storie d’amore di celluloide. In realtà l’app dei due gondolieri include anche lo sharing per altri mezzi, così si divide la corsa per l’aeroporto di Tessera o un giro in taxi in laguna.
Della «squadra» fanno parte anche altri due gondolieri, un tassista del Lido, un consulente finanziario, un ristoratore e un commercialista. L’idea di fondo è che diventi un vero e proprio business: nell’app ci sono chat private per arrivare al meeting point, navigatore verso il punto di ritrovo ma anche per raggiungere il ristorante che propone pasti scontati e così via. L’ambizione, insomma, è di creare un vero e proprio portale per un turismo diverso a Venezia. «Il modo di viaggiare è cambiato radicalmente - dice Costantini- e ogni miglioria che costantemente apportiamo all’app deriva da osservazioni dei turisti». E’ stato Danilo a disegnare l’app, la scrittura del codice, però, è stata affidata a una software house di Padova. Il miraggio di un unico portale di ciò che serve a chi vive la città d’acqua da visitatore potrebbe realizzarsi proprio attraverso una piccola app. Le recensioni dicono che è utile e semplice da usare, «non a caso siamo già stati contattati da altre città - dice Costantini - per i taxi si sono fatti vivi da Milano e Bologna mentre a Cortina propongono una partnership sulle motoslitte.
Last but not least, fra gli elementi che attraggono di app come queste c’è anche l’aspetto di convivialità, dell’incontrare persone nuove.
«La gente si incontra - conclude Costantini - attraverso la chat integrata e condivide le foto del loro viaggio. Di ieri il giro in gondola di 2 ragazzi sardi che hanno conosciuto due americane con cui hanno passato la giornata. L’en plein sono state tre coppie insieme: russi, francesi e italiani, spesso da questi giri condivisi nascono belle amicizie».
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