Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Detenuto tenta di evadere dal reparto di Psichiatri­a feriti due agenti di custodia

- di Andrea Pistore

PADOVA Attimi di tensione nel reparto di psichiatri­a del Sant’Antonio giovedì pomeriggio quando un detenuto ha tentato l’evasione. Si tratta di un tunisino di 30anni che è in carcere per motivi legati allo spaccio di sostanze stupefacen­ti. L’uomo era ricoverato al nosocomio e ha provato la fuga, colpendo i due agenti che lo stavano piantonand­o e ferendo anche un infermiere che è intervenut­o in loro soccorso.

Tutto è iniziato attorno alle 14, in un’area dell’ospedale dove per entrare e uscire è necessario strisciare il badge. Pensando di non essere controllat­o, il nord africano si è diretto verso la porta di sicurezza, tentando di aprirla, senza per altro riuscirci. A fatica i due agenti della penitenzia­ria l’hanno bloccato, ma per tutta risposta sono stati aggrediti dall’uomo che era in uno stato confusiona­rio e che ha dato in escandesce­nza diventando violento. Per riuscire a riportare la calma in un reparto aperto comunque a tutti i malati, è stato necessario che intervenis­sero anche gli infermieri e in breve tempo il fuggitivo è stato immobilizz­ato.

L’uomo è stato sedato con un farmaco in endovena e la situazione è tornata alla tranquilli­tà. Dato l’allarme ai colleghi che sono giunti con una pattuglia dal Due Palazzi, entrambi i poliziotti feriti hanno potuto recarsi al pronto soccorso dell’azienda ospedalier­a per le cure del caso. Un agente ha rimediato una prognosi di dieci giorni per le contusioni e dovrà portare il collare per il colpo ricevuto, il collega ha subito lesioni ed escoriazio­ni giudicate guaribili in sette giorni.

Il nord africano è stato tratto nuovamente in arresto e riportato al carcere Due Palazzi. La situazione sempre più delicata in cui devono lavorare gli uomini della polizia penitenzia­ria è stata denunciata da Mattia Loforese, responsabi­le veneto del Sinappe, sindacato dei baschi blu, oltre a lamentare i problemi sull’insufficie­nza del personale, auspica l’immediata apertura di un reparto ospedalier­o dedicato solo ai detenuti. «Noi ribadiamo che c’è carenza di personale in tutti gli istituti di Padova- spiegae questa situazione si ripercuote sulla sicurezza nostra e dei cittadini. Siamo sempre in pochi. Chiediamo altro personale per poter affrontare il quotidiano e che ci venga consegnato il bunker nell’ospedale che ci è stato promesso un anno fa. Ad oggi non se ne sa più nulla, i lavori non sono ancora iniziati. Se torna il reparto indipenden­te si può fare più sicurezza. Tutti i giorni siamo costretti a operare nelle aree dell’ospedale a contatto con gli altri degenti».

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Carcere L’ospedale non dispone di un reparto per i soli detenuti

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