Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Detenuto tenta di evadere dal reparto di Psichiatria feriti due agenti di custodia
PADOVA Attimi di tensione nel reparto di psichiatria del Sant’Antonio giovedì pomeriggio quando un detenuto ha tentato l’evasione. Si tratta di un tunisino di 30anni che è in carcere per motivi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo era ricoverato al nosocomio e ha provato la fuga, colpendo i due agenti che lo stavano piantonando e ferendo anche un infermiere che è intervenuto in loro soccorso.
Tutto è iniziato attorno alle 14, in un’area dell’ospedale dove per entrare e uscire è necessario strisciare il badge. Pensando di non essere controllato, il nord africano si è diretto verso la porta di sicurezza, tentando di aprirla, senza per altro riuscirci. A fatica i due agenti della penitenziaria l’hanno bloccato, ma per tutta risposta sono stati aggrediti dall’uomo che era in uno stato confusionario e che ha dato in escandescenza diventando violento. Per riuscire a riportare la calma in un reparto aperto comunque a tutti i malati, è stato necessario che intervenissero anche gli infermieri e in breve tempo il fuggitivo è stato immobilizzato.
L’uomo è stato sedato con un farmaco in endovena e la situazione è tornata alla tranquillità. Dato l’allarme ai colleghi che sono giunti con una pattuglia dal Due Palazzi, entrambi i poliziotti feriti hanno potuto recarsi al pronto soccorso dell’azienda ospedaliera per le cure del caso. Un agente ha rimediato una prognosi di dieci giorni per le contusioni e dovrà portare il collare per il colpo ricevuto, il collega ha subito lesioni ed escoriazioni giudicate guaribili in sette giorni.
Il nord africano è stato tratto nuovamente in arresto e riportato al carcere Due Palazzi. La situazione sempre più delicata in cui devono lavorare gli uomini della polizia penitenziaria è stata denunciata da Mattia Loforese, responsabile veneto del Sinappe, sindacato dei baschi blu, oltre a lamentare i problemi sull’insufficienza del personale, auspica l’immediata apertura di un reparto ospedaliero dedicato solo ai detenuti. «Noi ribadiamo che c’è carenza di personale in tutti gli istituti di Padova- spiegae questa situazione si ripercuote sulla sicurezza nostra e dei cittadini. Siamo sempre in pochi. Chiediamo altro personale per poter affrontare il quotidiano e che ci venga consegnato il bunker nell’ospedale che ci è stato promesso un anno fa. Ad oggi non se ne sa più nulla, i lavori non sono ancora iniziati. Se torna il reparto indipendente si può fare più sicurezza. Tutti i giorni siamo costretti a operare nelle aree dell’ospedale a contatto con gli altri degenti».