Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Citta, punti per stare in quota «Ma occhio a questa Ternana»

Venturato gioca a carte coperte, possibile il rientro di Scaglia in difesa

- Dimitri Canello

La partita sembra quella giusta ma i meccanismi di squadra di cui Roberto Venturato si serve, nella costruzion­e e nel mantenimen­to degli standard qualitativ­i del suo Cittadella, sono particolar­mente complessi e difficili da decriptare.

Per questo, se da un lato la Ternana può essere l’avversario giusto per rivedere dall’inizio al centro della difesa Filippo Scaglia accanto a Marco Varnier e le assenze di Camigliano e di Adorni corroboran­o questa convinzion­e, dall’altro la candidatur­a di Pelagatti come compagno di reparto dell’azzurrino è a dir poco credibile e forte. Cittadella-Ternana, però, va al di là di questo semplice snodo cruciale sulla strada della consacrazi­one agonistica e tecnica della squadra e si presenta come un match da prendere con le pinze. «Scaglia potrebbe anche giocare dall’inizio — ammette Venturato — ma sono scelte che vanno ponderate fino all’ultimo. Devo riflettere e pensare bene a come e a chi schierare, la Ternana ha provato anche a giocare con un rombo con tre giocatori davanti. È un tipo di schieramen­to molto offensivo che l’ Ajax mette in campo da trent’ anni, vedremo se lo riproporra­nno contro di noi. Hanno una grande capadichia­razioni cità di attaccare e di essere sempre propositiv­i. Noi dobbiamo fare una partita accorta, tenendo presente che probabilme­nte hanno ottenuto qualcosa in meno rispetto a quello che si è visto in campo. Contro il Carpi hanno avuto la possibilit­à di vincere e se lo avessero fatto non avrebbero rubato nulla. È una squadra da affrontare con molto rispetto. La classifica è cortissima e dobbiamo cercare di stare nella parte che conta».

Se Venturato come al solito gioca a carte coperte e, probabilme­nte, gioca pure con le parole per stuzzicare un po’ l’avversario, Sandro Pochesci alla vigilia di una trasferta molto impegnativ­a spiazza tutti con abbastanza criptiche, che lasciano intraveder­e la volontà di provare a modificare qualcosa nel consueto atteggiame­nto visto nelle ultime settimane. «Bisognerà cominciare a cambiare un po’ — evidenzia l’allenatore della Ternana — la serie B è una categoria di furbi, conta solo il risultato sia che si giochi bene sia che si giochi male: in Italia conta solo il risultato e allora guardiamo prima al risultato e poi alla crescita e al gioco, se gli italiani vogliono così. Il Cittadella ha un bellissimo progetto di gioco e basa tutto sul lavoro in campo. È una squadra che crede negli ideali di gruppo e di squadra: non hanno grossi nomi ma hanno preso dei giocatori e li hanno cresciuti, visto che l’allenatore crede nel gruppo e nell’appartenen­za. E’ una squadra che può vincere e perdere con tutti, ha una filosofia di squadra e società e non solo di giocatori».

Per questo oggi fare pronostici è particolar­mente difficile con una partita certo non «chiusa», anche se è evidente che i granata puntano al bersaglio grosso dopo il pareggio in bianco a La Spezia. E quando ci sono Pochesci e Venturato sulle due panchine, tutto è possibile.

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Cittadella Al Tombolato arriva un cliente scomodo come la Ternana

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