Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Citta, punti per stare in quota «Ma occhio a questa Ternana»
Venturato gioca a carte coperte, possibile il rientro di Scaglia in difesa
La partita sembra quella giusta ma i meccanismi di squadra di cui Roberto Venturato si serve, nella costruzione e nel mantenimento degli standard qualitativi del suo Cittadella, sono particolarmente complessi e difficili da decriptare.
Per questo, se da un lato la Ternana può essere l’avversario giusto per rivedere dall’inizio al centro della difesa Filippo Scaglia accanto a Marco Varnier e le assenze di Camigliano e di Adorni corroborano questa convinzione, dall’altro la candidatura di Pelagatti come compagno di reparto dell’azzurrino è a dir poco credibile e forte. Cittadella-Ternana, però, va al di là di questo semplice snodo cruciale sulla strada della consacrazione agonistica e tecnica della squadra e si presenta come un match da prendere con le pinze. «Scaglia potrebbe anche giocare dall’inizio — ammette Venturato — ma sono scelte che vanno ponderate fino all’ultimo. Devo riflettere e pensare bene a come e a chi schierare, la Ternana ha provato anche a giocare con un rombo con tre giocatori davanti. È un tipo di schieramento molto offensivo che l’ Ajax mette in campo da trent’ anni, vedremo se lo riproporranno contro di noi. Hanno una grande capadichiarazioni cità di attaccare e di essere sempre propositivi. Noi dobbiamo fare una partita accorta, tenendo presente che probabilmente hanno ottenuto qualcosa in meno rispetto a quello che si è visto in campo. Contro il Carpi hanno avuto la possibilità di vincere e se lo avessero fatto non avrebbero rubato nulla. È una squadra da affrontare con molto rispetto. La classifica è cortissima e dobbiamo cercare di stare nella parte che conta».
Se Venturato come al solito gioca a carte coperte e, probabilmente, gioca pure con le parole per stuzzicare un po’ l’avversario, Sandro Pochesci alla vigilia di una trasferta molto impegnativa spiazza tutti con abbastanza criptiche, che lasciano intravedere la volontà di provare a modificare qualcosa nel consueto atteggiamento visto nelle ultime settimane. «Bisognerà cominciare a cambiare un po’ — evidenzia l’allenatore della Ternana — la serie B è una categoria di furbi, conta solo il risultato sia che si giochi bene sia che si giochi male: in Italia conta solo il risultato e allora guardiamo prima al risultato e poi alla crescita e al gioco, se gli italiani vogliono così. Il Cittadella ha un bellissimo progetto di gioco e basa tutto sul lavoro in campo. È una squadra che crede negli ideali di gruppo e di squadra: non hanno grossi nomi ma hanno preso dei giocatori e li hanno cresciuti, visto che l’allenatore crede nel gruppo e nell’appartenenza. E’ una squadra che può vincere e perdere con tutti, ha una filosofia di squadra e società e non solo di giocatori».
Per questo oggi fare pronostici è particolarmente difficile con una partita certo non «chiusa», anche se è evidente che i granata puntano al bersaglio grosso dopo il pareggio in bianco a La Spezia. E quando ci sono Pochesci e Venturato sulle due panchine, tutto è possibile.