Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bitonci: «Si farà a Padova Est» Sinigaglia: «Non si addossi la responsabilità sui tecnici»
L’ex sindaco: l’area dei Colli già scartata 5 anni fa
L’annoso dibattito sul nuovo ospedale di Padova sembra aver stancato gli stessi protagonisti della vicenda. Tanto che l’unico che conserva un minimo di sprint nel commentare l’ennesima riunione del tavolo tecnico istituzionale è l’ex sindaco della città del Santo Massimo Bitonci. «Basta leggere il verbale pubblicato sul sito della Regione per rendersi conto che il governatore Luca Zaia, com’era prevedibile, ha bocciato la proposta di nuovo su vecchio – scandisce l’ex senatore leghista – E ciò rappresenta una grande sconfitta per Sergio Giordani che, a distanza di quattro mesi e mezzo dalla sua elezione, si trova ora nella condizione di dover accettare scelte che saranno prese da altri». Secondo Bitonci, però, c’è un’altra certezza: «Cosa succederà all’incontro del 27 novembre? Semplice. Verrà deciso che il nuovo ospedale si farà a Padova Est, proprio nell’area indicata da me e sulla quale Regione e Università hanno già firmato una bozza di accordo di programma. Vedo che Giordani continua a ripetere che il Comune non può mettere gratuitamente a disposizione il terreno – osserva l’ex sindaco – Ma si tratta di un’enorme stupidaggine». Bitonci, quindi, non crede che la zona di via dei Colli, rilanciata in extremis dal presidente della Provincia Enoch Soranzo, possa essere presa in considerazione: «Mi pare che il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Luciano Flor abbia parlato in maniera molto chiara. Quell’area – ricorda l’ex parlamentare del Carroccio – è già stata analizzata e scartata cinque anni fa».
Allo slancio di Bitonci, fa invece da contraltare il tono telegrafico di Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Pd e segretario cittadino (ad interim) dei democratici, uno che ha seguito tutte le centinaia di puntate di quest’autentica telenovela: «Mi dicono che la scelta finale sia stata demandata ai tecnici. Io però vorrei che fosse la politica, dopo aver ascoltato il parere dei tecnici, a prendere la decisione definitiva. Nuovo su vecchio, Padova Est o via dei Colli? A mio parere – si limita a dire Sinigaglia – l’importante è che si torni ad investire sulla sanità e sulla medicina della nostra città, come da troppo tempo non viene fatto».
Sulla stessa (laconica) linea il collega di partito Ivo Rossi: «La convergenza delle istituzioni è sempre un valore. E quindi il rinvio al 27, se aiuta al raggiungimento dell’obiettivo, è un fatto positivo. D’altronde nel 2013 – fa notare l’ex vicesindaco reggente – la convergenza c’è stata. Tanto che, su Padova Ovest, erano d’accordo tra Regione, Università, Comune e tutta la cintura urbana. Ora spero solo che eventuali soluzioni di compromesso non guardino al passato remoto». Durissimo Simone Borile, capogruppo del M5S in Municipio: «Mi sembra che Giordani, nell’ostinarsi a proporre il nuovo su vecchio, sia in preda a un vero e proprio delirio schizofrenico. Molto presto però, di questo suo atteggiamento imbarazzante e sconcertante, dovrà rispondere di fronte a tutti i padovani e a tutti i veneti».
Borile Mi pare che Giordani sia in preda a un delirio schizofrenico