Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ospedale a Padova est, si tratta sul prezzo
Giordani: «Avanti se Zaia paga». La Regione: controperizia e istanza alla Corte dei Conti
Il sindaco Sergio Giordani apre a Padova est per il nuovo ospedale, confermando il patto che avrebbe stretto con il governatore Luca Zaia. «Non ho preclusioni — dice — ma i terreni non li vendiamo, se la Regione li vuole dovrà comprarli». Palazzo Balbi, per stabilire «il giusto prezzo», ha ordinato una controperizia, perchè giudica eccessiva la valutazione di 50 milioni ipotizzata dai tecnici del Comune. In più si è rivolto alla Corte dei Conti
Per la prima volta dall’inizio del suo mandato Sergio Giordani apre all’ipotesi di realizzare il nuovo ospedale a Padova est, confermando nei fatti il «patto segreto» che avrebbe stretto con il governatore Luca Zaia. Ovvero: il Comune non fa perdere ulteriore tempo alla Regione per cercare un’altra area, ma i famosi 430mila metri quadrati a San Lazzaro (280mila di proprietà di Palazzo Moroni e 150mila dei privati) non li cede gratuitamente, bensì li vende. «Io non ho preclusioni verso Padova est e non ho intenzione di mettermi di traverso quando Palazzo Balbi, che poi dovrà stanziare i soldi necessari, stabilirà il da farsi — dichiara il primo cittadino —. Non mi importa che sia la soluzione indicata dal mio predecessore, Massimo Bitonci: io non ho bandierine da piantare e nemmeno vendette politiche da consumare. Sia ben chiaro però: come ho già ribadito più volte, non ho alcuna intenzione di regalare alla Regione i terreni di proprietà comunale, come voleva fare chi c’era prima di me. Quell’area, infatti, costituisce un patrimonio di tutti i padovani. E Zaia, se la vorrà, dovrà pagarla».
Sulla base di una prima perizia del municipio, il valore dei terreni in questione si aggirerebbe sui 50 milioni di euro, ma la Regione compirà in loco una controperizia con i propri tecnici e l’ausilio di un consulente esterno, a garanzia dell’imparzialità della valutazione. «Mi pare eccessiva una stima di 50 milioni di euro — anticipa Fabrizio Boron, presidente della commissione regionale Sanità ed ex assessore all’Edilizia della giunta Bitonci, quindi edotto sull’annoso tema del nuovo policlinico — se pagare è la soluzione per non ricominciare tutto daccapo, la Regione non si tirerà indietro, ma bisogna rivedere l’importo. Giordani parlava di un danno erariale di 10-12 milioni di euro nel caso di cessione gratuita, come si è arrivati allora a 50? Soprattutto perchè apprendo che i privati avrebbero ceduto a una società i propri appezzamenti per 4 milioni. Insomma, non deve diventare un’asta, il sindaco si ricordi che su quei terreni la giunta Zaia realizzerà la più grande opera pubblica dei prossimi vent’anni. L’ho sempre detto e lo ribadisco — chiude Boron — acquistare l’area di Padova est è la soluzione più rapida, però il Comune non deve andare all’incasso, la Regione sta predisponendo il maggiore investimento in sanità dal 1995, a beneficio dei cittadini».
E comunque prima di tirare fuori i soldi la giunta Zaia presenterà un’interpellanza alla Corte dei Conti per sapere se davvero un ente pubblico non possa cedere gratis terreni propri per la realizzazione di un’opera pubblica. Se il verdetto dovesse escludere il danno erariale, lo si farà presente a Giordani, al quale spetterà l’ultima parola. Se insisterà per la vendita, Palazzo Balbi pagherà, ma «il giusto», che emergerà dalla controperizia.
Iter che Bitonci giudica così: «Quello di Giordani nei confronti di Zaia è un ricatto bello e buono. Infatti quando un’amministrazione pubblica mette gratuitamente a disposizione di un’altra un determinato bene immobiliare in presenza di un interesse comune, non può esserci danno erariale. Lo stesso procedimento, per esempio, è stato adottato di recente con l’ex caserma Piave, ceduta gratis dal ministero della Difesa all’Università».
In attesa della «compravendita», sta lavorando la commissione degli esperti nominati dagli enti coinvolti, cioè Regione, Comune, Provincia, Ateneo, Istituto oncologico veneto e Azienda ospedaliera, stazione appaltante che la coordina con il suo direttore generale Luciano Flor. Sul tavolo le tre opzioni nuovo su vecchio, sulla quale aveva voluto tornare Giordani; Padova est; e l’ospedale ai Colli, rilanciata dalla Provincia ma a questo punto destinata a tramontare. Il verdetto dei saggi è comunque atteso per il 27 novembre, data del prossimo tavolo tecnico a Palazzo Balbi che Zaia ha annunciato come decisivo. Scelta l’area, l’Azienda ospedaliera affiderà ai propri uffici la progettazione del nuovo policlinico.
Boron Faremo la più grande opera pubblica dei prossimi vent’anni