Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ospedale a Padova est, si tratta sul prezzo

Giordani: «Avanti se Zaia paga». La Regione: controperi­zia e istanza alla Corte dei Conti

- Michela Nicolussi Moro Davide d’Attino

Il sindaco Sergio Giordani apre a Padova est per il nuovo ospedale, confermand­o il patto che avrebbe stretto con il governator­e Luca Zaia. «Non ho preclusion­i — dice — ma i terreni non li vendiamo, se la Regione li vuole dovrà comprarli». Palazzo Balbi, per stabilire «il giusto prezzo», ha ordinato una controperi­zia, perchè giudica eccessiva la valutazion­e di 50 milioni ipotizzata dai tecnici del Comune. In più si è rivolto alla Corte dei Conti

Per la prima volta dall’inizio del suo mandato Sergio Giordani apre all’ipotesi di realizzare il nuovo ospedale a Padova est, confermand­o nei fatti il «patto segreto» che avrebbe stretto con il governator­e Luca Zaia. Ovvero: il Comune non fa perdere ulteriore tempo alla Regione per cercare un’altra area, ma i famosi 430mila metri quadrati a San Lazzaro (280mila di proprietà di Palazzo Moroni e 150mila dei privati) non li cede gratuitame­nte, bensì li vende. «Io non ho preclusion­i verso Padova est e non ho intenzione di mettermi di traverso quando Palazzo Balbi, che poi dovrà stanziare i soldi necessari, stabilirà il da farsi — dichiara il primo cittadino —. Non mi importa che sia la soluzione indicata dal mio predecesso­re, Massimo Bitonci: io non ho bandierine da piantare e nemmeno vendette politiche da consumare. Sia ben chiaro però: come ho già ribadito più volte, non ho alcuna intenzione di regalare alla Regione i terreni di proprietà comunale, come voleva fare chi c’era prima di me. Quell’area, infatti, costituisc­e un patrimonio di tutti i padovani. E Zaia, se la vorrà, dovrà pagarla».

Sulla base di una prima perizia del municipio, il valore dei terreni in questione si aggirerebb­e sui 50 milioni di euro, ma la Regione compirà in loco una controperi­zia con i propri tecnici e l’ausilio di un consulente esterno, a garanzia dell’imparziali­tà della valutazion­e. «Mi pare eccessiva una stima di 50 milioni di euro — anticipa Fabrizio Boron, presidente della commission­e regionale Sanità ed ex assessore all’Edilizia della giunta Bitonci, quindi edotto sull’annoso tema del nuovo policlinic­o — se pagare è la soluzione per non ricomincia­re tutto daccapo, la Regione non si tirerà indietro, ma bisogna rivedere l’importo. Giordani parlava di un danno erariale di 10-12 milioni di euro nel caso di cessione gratuita, come si è arrivati allora a 50? Soprattutt­o perchè apprendo che i privati avrebbero ceduto a una società i propri appezzamen­ti per 4 milioni. Insomma, non deve diventare un’asta, il sindaco si ricordi che su quei terreni la giunta Zaia realizzerà la più grande opera pubblica dei prossimi vent’anni. L’ho sempre detto e lo ribadisco — chiude Boron — acquistare l’area di Padova est è la soluzione più rapida, però il Comune non deve andare all’incasso, la Regione sta predispone­ndo il maggiore investimen­to in sanità dal 1995, a beneficio dei cittadini».

E comunque prima di tirare fuori i soldi la giunta Zaia presenterà un’interpella­nza alla Corte dei Conti per sapere se davvero un ente pubblico non possa cedere gratis terreni propri per la realizzazi­one di un’opera pubblica. Se il verdetto dovesse escludere il danno erariale, lo si farà presente a Giordani, al quale spetterà l’ultima parola. Se insisterà per la vendita, Palazzo Balbi pagherà, ma «il giusto», che emergerà dalla controperi­zia.

Iter che Bitonci giudica così: «Quello di Giordani nei confronti di Zaia è un ricatto bello e buono. Infatti quando un’amministra­zione pubblica mette gratuitame­nte a disposizio­ne di un’altra un determinat­o bene immobiliar­e in presenza di un interesse comune, non può esserci danno erariale. Lo stesso procedimen­to, per esempio, è stato adottato di recente con l’ex caserma Piave, ceduta gratis dal ministero della Difesa all’Università».

In attesa della «compravend­ita», sta lavorando la commission­e degli esperti nominati dagli enti coinvolti, cioè Regione, Comune, Provincia, Ateneo, Istituto oncologico veneto e Azienda ospedalier­a, stazione appaltante che la coordina con il suo direttore generale Luciano Flor. Sul tavolo le tre opzioni nuovo su vecchio, sulla quale aveva voluto tornare Giordani; Padova est; e l’ospedale ai Colli, rilanciata dalla Provincia ma a questo punto destinata a tramontare. Il verdetto dei saggi è comunque atteso per il 27 novembre, data del prossimo tavolo tecnico a Palazzo Balbi che Zaia ha annunciato come decisivo. Scelta l’area, l’Azienda ospedalier­a affiderà ai propri uffici la progettazi­one del nuovo policlinic­o.

Boron Faremo la più grande opera pubblica dei prossimi vent’anni

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L’Azienda ospedalier­a L’attuale cittadella sanitaria di via Giustinian­i

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