Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Blitz antidroga al Bernardi marijuana trovata nell’ovetto

I cani fiutano lo stupefacen­te tra i banchi. Il preside: «I giovani vanno seguiti»

- Alessandro Macciò

La sorpresa in effetti c’era, ma non era certamente adatta a un adolescent­e. Nell’ovetto Kinder «dimenticat­o» in un laboratori­o di meccanica, qualche studente del Bernardi aveva nascosto cinque grammi di marijuana: a trovarli è stato Hero, un cane dei carabinier­i che non si è lasciato ingannare dall’apparenza e ha fiutato lo stupefacen­te nella capsula di plastica più amata dai bambini.

La scoperta è arrivata al termine di un controllo richiesto dal preside Roberto Turetta ai carabinier­i di Prato della Valle e affidato all’unità cinofila di Torreglia che martedì ha passato al setaccio cinque laboratori e alcune aule dell’istituto profession­ale di via Manzoni per scovare l’eventuale presenza di sostanze proibite.

Prima di entrare in azione, i militari dell’Arma hanno anche incontrato gli studenti per metterli in guardia dai rischi legati al consumo di droga. E forse è stato proprio dopo il monito dei militari che l’alunno del Bernardi (scuola che qualche settimana fa era già finita nell’occhio del ciclone per la convivenza turbolenta tra i suoi studenti e le studentess­e del liceo artistico Selvatico) ha pensato bene di disfarsi dell’ovetto Kinder: la piccola dose di marijuana rintraccia­ta da Hero è stata sequestrat­a ma per ora non si registrano sanzioni, in quanto non è stato possibile risalire al proprietar­io.

Da un lato, l’utilizzo della capsula fa pensare che gli studenti abbiano scambiato la marijuana per un gioco, senza rendersi pienamente conto che si tratta di una trasgressi­one con effetti collateral­i sia per la salute che per la fedina penale; dall’altro, l’espediente dell’ovetto e la sostituzio­ne della sorpresa denotano astuzia e premeditaz­ione.

Insomma, la sensazione è che gli studenti abbiano una certa confidenza con le droghe leggere e con gli accorgimen­ti per evitare di essere scoperti. «Ma finora non ci sono stati particolar­i allarmi – commenta Turetta -. L’abuso di alcol e droghe avviene soprattutt­o nei weekend, quindi fuori da scuola. Ogni anno concordo e sollecito le visite dei carabinier­i sempliceme­nte perché non voglio nascondere la polvere sotto al tappeto. Più che reprimere, l’obiettivo di azioni come queste è prevenire: sono dell’idea che si debba intervenir­e prima che i buoi siano scappati dal recinto, altrimenti è inutile cercare».

Il primo controllo anti-droga dell’anno non sarà l’ultimo: «Prima di Natale – annuncia Turetta - organizzer­emo almeno un’altra visita per dimostrare la vicinanza delle istituzion­i. La presenza dei carabinier­i in un luogo delicato come la scuola è un segnale positivo».

Sull’episodio dell’ovetto Kinder, Turetta fa buon viso a cattivo gioco: «Cercherò di capire qualcosa in più, non tanto per perseguire il singolo colpevole quanto per lavorare sull’educazione collettiva dei ragazzi».

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il blitz I cinofili all’istituto Bernardi

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