Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sit in al Bo, chiesti salari per un milione
Il conto l’hanno già presentato. E per la riscossione non hanno intenzione di aspettare oltre. I dipendenti pensionati e pensionandi del Bo reclamano un risarcimento per l’inquadramento in categorie del personale tecnico amministrativo inferiori rispetto a quelle occupate prima del 2000: ieri i sindacati Cub e Confsal Cisapuni hanno organizzato un presidio per chiedere al rettore Rosario Rizzuto il ristoro del danno disposto dal giudice del lavoro e hanno minacciato l’ingiunzione del pagamento.
In totale il reclamo riguarda un centinaio di dipendenti e supera il milione di euro: le prime sentenze, riferite solo alla mancata progressione di carriera e non al danno pensionistico, hanno stabilito un risarcimento di 660 mila euro per 38 dipendenti. A queste vanno aggiunte altre sentenze che hanno riconosciuto il 90 per cento del danno pensionistico e stipendiale (cioè circa 60 mila euro a testa) ad altri 19 dipendenti. E all’appello mancano alcune cause pendenti.
Tutto è iniziato 17 anni fa con la conversione degli inquadramenti dai livelli alle categorie: «Molti lavoratori sono finiti in categorie inferiori – ricorda Grazia Morra del Cub -. Le sentenze dicono che bisogna ricostruire le carriere, ma l’ateneo non l’ha mai fatto».
«I tentativi di conciliazione si sono arenati – aggiunge Matteo Padovan di Confsal Cisapuni -. Ogni direttore generale scarica il problema e intanto il danno aumenta».
Dal canto suo, il Bo precisa che il contenzioso che dal 2004 ad oggi i giudici del lavoro si sono pronunciati «con esiti diversificati» e che la complessità della vicenda non rende possibile «una composizione bonaria delle controversie legali ancora in corso». (a.m.)