Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Omicidio Ferracin Un vicino di casa: «Urla in piena notte»

- A. A.

Forti colpi alla porta di casa di «Zio coca» Pasqualini, alle 4.05 della notte di Capodanno. Poi le urla e rumori come di vetri rotti. Ricostruit­o così da un testimone, ieri in aula, l’omicidio di Capodanno a Badia che vede imputato Giorgio Pasqualini, il 68enne cuoco in pensione arrestato per aver ucciso nel suo bilocale di via Filzi l’idraulico 45enne di Lendinara Lorenzo Ferracin con sei coltellate.

Alla Corte d’Assise presieduta da Angelo Risi il teste, un vicino di casa dell’imputato, ha raccontato quanto ha sentito la notte dello scorso 1 gennaio nell’appartamen­to sotto il suo. Pasqualini, però, ha cercato di minare la credibilit­à del testimone. «Dopo qualche minuto il teste è anche venuto giù con un altro e i due mi hanno chiesto cos’era accaduto. Poi sono risaliti» ha dichiarato ai giurati Pasqualini.

Per l’Accusa il pensionato badiese ha ucciso con sei coltellate Ferracin, un disoccupat­o di Lendinara, dopo un banale litigio. La linea difensiva è che sia stato un caso di legittima difesa a seguito di una minacciosa irruzione della vittima, entrata rompendo la finestra, in casa di Pasqualini.

Ieri, intanto, il giudice per le indagini preliminar­i Pietro Mondaini ha convalidat­o l’arresto del 22enne romeno Bogdan Stefan Halapciug che la notte dello scorso lunedì ha ucciso a coltellate la madre 49enne Tatiana Lenuta Halapciug nel loro appartamen­to rodigino in via Pascoli. Il giovane ha ribadito al giudice quanto già detto al Pm: «Pensavo di essere Dio e che mia mamma fosse il diavolo». Il Gip ha disposto che il giovane resti piantonato in Psichiatri­a all’ospedale di Trecenta.

Matricida Convalida per l’arresto del romeno assassino della madre

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