Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Al Padova derby e primato

Gol e spettacolo: decide Guidone, al Mestre non basta la rete di Neto. Biancoscud­ati in vetta

- Dimitri Canello

Se le partite di serie C fossero tutte come PadovaMest­re gli stadi italiani sarebbero sempre pieni. Mancava da ben sedici anni, uno dei derby meno reclamizza­ti della regione, ma l’attesa è valsa la pena, perché ieri all’Euganeo sono andati in scena 90 minuti da copertina.

Il Padova vince 2-1, con la grinta ma anche la bravura del suo allenatore, perché Pierpaolo Bisoli azzecca la mossa chiave della partita, liberando l’estro e la follia di Marcandell­a e Cisco. Il primo dall’inizio e la dote sono due assist gioiello per Marco Guidone, che finalmente si sblocca e segna addirittur­a una doppietta, il secondo nella ripresa con un paio di strappi da urlo. Guidone rompe un digiuno che cominciava a pesare e dimostra di non aver disimparat­o come si segna. Era sempre andato in doppia cifra nelle ultime cinque stagioni, non poteva essere un caso. I suoi gol lanciano il Padova in vetta alla classifica, visto che il Pordenone perde a Reggio Emilia e in serata il Vicenza blocca al Menti lo scatenato Renate. Ma onore anche al Mestre, che gioca una partita eccellente, colpisce una traversa, offre forse il miglior calcio del girone, ma paga il rischio e l’azzardo allo stesso tempo di una difesa che spesso e volentieri fa il fuorigioco a centrocamp­o. E che ogni tanto si distrae, offrendo al Padova i varchi in cui infilarsi. Poi c’è l’arbitraggi­o, certo, una variabile che non si può non conteggiar­e, visto che il Mestre protesta su entrambi i gol padovani e che reclama pure un rigore.

In quest’ultimo caso la decisione di Dionisi sembra corretta, nei due gol da rivedere il contatto Marcandell­a-Gritti, con spinta dell’attaccante biancoscud­ato che viene giudicata di spalla e, dunque, regolare. Il duello: le sovrapposi­zioni continue del Mestre, la qualità del Padova e i varchi che si aprono quando i centrali arancioner­i sbagliano in appoggio. Alla conta delle occasioni, il primo tempo offre una sintesi estrema che non rispecchia quanto visto sul campo. Il Mestre meriterebb­e molto di più o quanto meno di non essere sotto di due gol. La traversa di Beccaro al 12’ è un capolavoro mancato di pochissimo, l’inseriment­o di Sottovia poco dopo non arriva a buon fine per una questione di centimetri, poi ci sono altre due chance in cui la difesa del Padova si salva anche con un pizzico di fortuna. Ma quando hai qualità da vendere in tutti i reparti, alla fine, gira e rigira, questo non può non fare la differenza. Belingheri è decisivo quando si tratta di far ripartire l’azione, dà il via al 2-0, sfiora due volte la quarta marcatura, il resto lo fanno Marcandell­a e Guidone.

Poi, nel vortice di cambi della ripresa, entra Cisco e Neto Pereira griffa in mischia il classico gol dell’ex. Difficile tenere il conto delle occasioni: il Padova ne colleziona tre in due minuti, Zironelli sgancia tutto l’arsenale offensivo ma non riesce a replicare il 2-2 di Pordenone. Guarda il caso: domenica c’è Pordenone-Padova ma anche Mestre-Renate. Come a dire, la sfida continua sempre più appassiona­nte.

 ??  ?? Gol dell’ex Neto Pereira firma il 2-1
Gol dell’ex Neto Pereira firma il 2-1
 ??  ?? All’Euganeo Il primo gol di Guidone, dopo 8 minuti di gioco, che ha aperto le danze nel derby (LaPresse)
All’Euganeo Il primo gol di Guidone, dopo 8 minuti di gioco, che ha aperto le danze nel derby (LaPresse)
 ??  ?? Derby Beccaro controlla la sfera
Derby Beccaro controlla la sfera

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