Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padova, i gol li fanno i centrocampisti Berlingheri scatenato è decisivo
Calcio Serie C, il giocatore arrivato in extremis protagonista della vittoria a Pordenone
Sette punti in un trittico di partite difficilissimo (Feralpisalò, Mestre e Pordenone) e primo posto ancora blindato nonostante lo scatenato Renate. Il Padova si gode la vetta della classifica nel girone B della Serie C e il blitz del «Bottechia», con identico punteggio (2-1) rispetto alla vittoria ottenuta nel turno infrasettimanale contro il Mestre. E scopre che, nonostante gli attaccanti (Capello, arrivato a quota sei gol, escluso) continuino a stentare, si può vincere anche grazie ai gol dei centrocampisti.
Soprattutto se in campo c’è un certo Luca Belingheri, uno che con il gol ha avuto sempre una certa confidenza. Dopo un’estate trascorsa ad inseguire Nicola Strambelli, finito in panchina a Matera, il 31 agosto scorso il direttore generale Giorgio Zamuner pescò dal mazzo il jolly. Andando a prendere dalla Cremonese un giocatore in esubero e che pareva promesso sposo al Modena.
Blitz andato a segno e, con una cifra modestissima di 40 mila euro netti di stipendio sfruttando la buonuscita garantita dal club grigiorosso, Zamuner ha consegnato a Pierpaolo Bisoli un rinforzo coi fiocchi. Inizialmente sembrava che Belingheri dovesse giocare trequartista, poi col passare delle settimane è successo quello che è accaduto anche a Cremona. Che paradossalmente, arretrando il suo raggio d’azione al ruolo di mezzala, Belingheri è diventato letale, andando a segno già quattro volte fino a questo momento.
La sua carriera è piena di stagioni coi fiocchi, con tanti gol segnati, quasi come un attaccante. Da cornice quella di Livorno, in Serie B, quando mise a segno ben 14 reti nella stagione 2012-2013 trascinando, assieme a Dionisi, Siligardi e Paulinho la squadra alla promozione in Serie A.
«Ho sempre avuto il gol nel sangue — sorride Belingheri — Vado di puro istinto e penso di avere i tempi giusti per l’inserimento. Ci sono stati campionati migliori e peggiori sotto questo punto di vista, a Padova sono stato felice di ritrovare il mister con cui avevo già lavorato a Cesena e le cose sono cominciate bene. Spero di non fermarmi mai».
Il blitz di Pordenone, in attesa del derby di venerdì contro la Triestina, ha portato in dote tre punti pesantissimi. «Una vittoria da una tonnellata — sorride il centrocampista biancoscudato — Abbiamo sofferto nel primo tempo, ma non era facile andare al “Bottecchia” e fare bottino pieno. Contro Mestre e Pordenone abbiamo preso il massimo, con un po’ più di attenzione e fortuna potevamo vincere anche a Salò. Sono felice, anche se la classifica ancora è meglio non guardarla troppo, perché il campionato è lungo e siamo tutte lì».
Il Padova si gode Belingheri, senza dimenticare il sontuoso Pulzetti che ha segnato il suo primo gol in maglia biancoscudata, ma che si è fatto cacciare per proteste nel finale di gara dalla panchina. Quanto basta per far arrabbiare Bisoli e perché oggi il giudice sportivo gli infligga una giornata di squalifica, obbligandolo a saltare la partitissima di venerdì all’«Euganeo» contro la Triestina.