Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

L’ira dei medici Altri 3 giorni di sciopero

E Szumski attacca l’assessore: «Un geometra, se ci attacca non fa che compattarc­i»

- M. Za.

Si alza la guerra tra i medici di base e palazzo Balbi. A far scatenare l’ira della categoria la frecciata della Regione sui «lauti stipendi» che percepireb­bero: altri tre giorni di sciopero a dicembre. E il sindaco indipenden­tista di Santa Lucia di Piave, Szumski «medico condotto», attacca Coletto: «Un geometra».

Il clima più rigido non raffredda gli animi e lo spirito natalizio potrebbe non bastare a scongiurar­e la tre giorni di sciopero dei medici di base previsti per il 13, 14 e 15 dicembre. Il braccio di ferro in corso fra la Fimmg (Federazion­e dei medici di medicina generale) e l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto continua in un silenzio da tregua armata. Sul tavolo restano le richieste dei camici bianchi, dal compimento del fascicolo sanitario elettronic­o a quello delle medicine di gruppo integrate. E negli ultimi giorni sono volate parole grosse. Una voce su tutte è quella di Riccardo Szumski, «medico condotto» ma anche sindaco di Santa Lucia di Piave, nel Trevigiano. Un suo post al fulmicoton­e su Facebook apostrofav­a Coletto come «geometra» che il primo cittadino-medico avrebbe volentieri «preso a calci nel fondoschie­na», parafrasan­do. A mandare fuori dai gangheri Szumski, indipenden­tista della prima ora, la frecciata della Regione sui lauti stipendi che percepireb­bero i medici di base, quei 4mila euro al mese che, scrive Szumski, si traducono in un cellulare acceso h24, in 34 visite in una sola mattina con tanto di diagnosi di tumore al rene. Insomma, il medico-sindaco non la prende certo alla larga e rincara la dose: «Che competenze hanno assessori e politici in Regione da 8mila euro al mese. Faccio politica da più tempo di Coletto e posso assicurare che il suo improvvido commento ha ottenuto il risultato di compattare la categoria in maniera clamorosa e a farci ottenere la solidariet­à della gente. Non sono un patito degli scioperi ma scioperere­mo tutti questa volta. Sono convinto che il problema sia lo Stato che continua a tagliare, chi opera a livello regionale però deve assumersi la responsabi­lità di ammetterlo. Ogni centro decisional­e perde il contatto con le persone. Lo vivo sulla mia pelle: sono in trincea sia come sindaco che come medico di base». Fuochi d’artificio fra politici ma anche fra sindacalis­ti con Domenico Crisarà, segretario della Fimmg cui proprio non va giù la «strana allenza» fra il governator­e Luca Zaia e il segretario della funzione pubblica della Cgil Daniele Giordano sull’assunzione diretta dei medici di base nel sistema sanitario: «Giordano non sa neppure di cosa sta parlando. E’ un’enormità che non esiste in alcun paese occidental­e, scioperere­mo a dicembre e, da dopo le 13-1415 dicembre e poi da gennaio, a partire da dopo le feste, sono previsti 4 giorni a settimana di sciopero. Grazie alle dichiarazi­oni dell’assessore l’adesione è sicurament­e cresciuta, basta spulciare i social, si sente che l’aria è cambiata, anche quei pochi che non hanno scioperato a ottobre incroceran­no le braccia». Mantiene il consueto aplomb Daniele Giordano: «Ribadisco che Zaia stavolta ha ragione e, anzi, mi auguro possa avere mano libera all’interno del percorso verso l’autonomia. Portando i medici di base dentro il sistema si ottengono risparmi di risorse, efficienza e decongesti­onamento dei pronto soccorso senza contare una migliore assistenza degli ospiti delle Ipab». Fa la voce grossa anche il consiglier­e regionale Piero Ruzzante (MdP) che contesta alla giunta i 10mila euro al mese a un consulente esterno per l’Azienda Zero.

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A sinistra Coletto, a destra Szumski
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