Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Chiurato, l’artista-pasticcere che sforna provocazioni: «Gallerie costrette a “vendersi”? E io le camuffo da Sexy Shop»
MAROSTICA (VICENZA) Quattro anni fa aveva programmato un rapporto sessuale gay in pubblico, con scaglie di cioccolato e zucchero che si staccavano dai due amanti, come performance contro l’omofobia. Pochi anni prima la procura di Bassano l’aveva iscritto nel registro degli indagati per una mostra, Sexhibitionist, in cui compariva un Cristo con il seno di donna e il pene in erezione. In un’altra occasione aveva realizzato una scenografia in fiera a Vicenza con centinaia di farfalle appese: in realtà erano calchi di vagine in pasta di zucchero. Ora il vicentino Marco Chiurato – l’artista-pasticcere ideatore di contrasti artistici e raffinato creatore di dolci – tenta una nuova provocazione: domani alle 18 aprirà un Sexy Shop proprio nel corso principale della sua Marostica. «Voglio vedere che effetto fa un negozio di questo tipo in una città chiusa come Marostica» scherza l’artista. In realtà, l’inaugurazione non riguarderà uno spazio in cui comprare giochi erotici e indumenti estremi. «Sarà una galleria d’arte – riprende Chiurato – In un’epoca in cui le gallerie falliscono o, se sopravvivono, devono “vendersi” peggio che in un negozio di articoli sessuali, ho deciso di camuffare questa mostra proprio da sexy shop». L’effetto è garantito, il locale è tappezzato di cartelloni d’invito. Le scritte, irriverenti, avvertono che l’ingresso sarà «vietato ai minori di 18 centimetri». In vetrina per ora ci sono sculture che richiamano spermatozoi e saponette-cetriolo a forma di glutei. «Non escludo di inserire un paio di aste per la pole dance. Dentro, i visitatori potranno apprezzare opere che ritengo particolarmente importanti». Tipo una scultura a metà fra una bomba atomica e un ciuccio da bambini, a richiamare «la follia del dittatore coreano Kim Jong Un», e una video-installazione con l’artista stesso che, camminando nudo in un bosco, si accoppia con foglie dalle forme intimamente femminili. «E’ l’amore per la natura» spiega Chiurato. Classe 1973, l’artista ha una pasticceria nel centro di Marostica. E’ l’azienda di famiglia e un’attività in cui eccelle. Dal 2004 però Chiurato ha intrapreso il percorso artistico, iniziando con una campagna pubblicitaria per Diesel e proseguendo con mostre e installazioni dalla connotazione via via più definita: l’artista marosticense si concentra sul sesso e ancor più sui genitali, che «sono come i sentimenti, la parte di noi che più teniamo nascosta». Allo stesso tempo, nelle sue installazioni e mostre Chiurato affronta temi complessi: razzismo, dramma della Shoah. O l’omofobia, come nel caso della performance «Hedonistic Corruption» programmata a Padova nel 2013 e poi sospesa dallo stesso Chiurato, in seguito alle proteste che l’esibizione del rapporto amoroso fra due uomini (pur in un contesto vietato ai minorenni) aveva suscitato.