Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il tram cambia percorso, Giordani: mai in via Facciolati
Fermi tutti. Se e quando arriverà l’apposito finanziamento statale, la seconda linea del tram dalla Stazione a Voltabarozzo passerà per via Canestrini e non per via Facciolati, che quindi resterà a doppio senso. A dirlo, smentendo quanto sostenuto negli ultimi due mesi sia da lui che dal suo vice Arturo Lorenzoni, è stato l’altra sera il sindaco Sergio Giordani che, insieme con lo stesso Lorenzoni, ha preso parte a un incontro piuttosto concitato nella sala parrocchiale della chiesa di San Paolo in via Bertacchi con alcuni residenti e commercianti proprio di via Facciolati contrari al mezzo su rotaia. «Quello che abbiamo presentato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è il progetto vecchio – ha scandito il primo cittadino, che è riuscito a tenere a bada un’assemblea a dir poco battagliera – Cioè quello che prevede il passaggio del tram in via Canestrini e non in via Facciolati, che dunque non diventerà a senso unico ma rimarrà a doppio senso». Per «progetto vecchio» s’intende quello che nei palazzi romani conoscono molto bene da parecchio tempo, visto che fu loro inoltrato per la prima volta a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila, quando il Comune ottenne un contributo governativo di circa 30 milioni di euro per la prima linea Pontevigodarzere-Guizza. E il tragitto, appunto, è quello che parte dalla Stazione e che si snoda lungo via Morgagni, via Falloppio, via Giustiniani, via Sografi e via Canestrini per poi raggiungere Voltabarozzo tramite un nuovo ponte sul Bacchiglione. Ricordato questo, però, ci si chiede per quale motivo Giordani e Lorenzoni abbiano sempre parlato, almeno finora, dell’ipotesi di via Facciolati. Inoltre, va dato conto di un duro scontro verbale, l’altra sera in via Bertacchi, tra il sindaco e un commerciante della zona: «La sua attività ha chiuso? Mi dispiace, ma forse significa che lei non è capace a fare il mestiere», è sbottato Giordani, che poi si è scusato con l’anziano interlocutore, mentre Franco Tanel (capo ufficio stampa) e Jessica Canton (segretaria personale) cercavano di riportare la calma in sala. «Quella del sindaco – interviene il consigliere leghista Alain Luciani – è stata proprio una brutta caduta di stile. Non solo ha mancato di rispetto a un cittadino, che probabilmente con grande sofferenza è stato costretto ad abbassare la saracinesca del suo negozio. Ma ha anche contraddetto quello che era il primo punto del suo programma elettorale. Ovvero basta litigi».