Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La picchiano e perde il bambino Ex compagno e le figlie a processo
Accusati di lesioni e interruzione di gravidanza. La vittima sentita in aula
Ha dosato bene le parole, senza arretrare di un millimetro rispetto alle accuse mosse al suo ex fidanzato che nel novembre 2013 la picchiò assieme alle sue due figlie costringendola ad interrompere la gravidanza di quello che sarebbe stato il loro figlio. Oltre a questo, lo stalking con tanto di ricatto hard.
Ieri in aula la donna indiana di 37 anni (avvocato Dania Pellegrinelli) che ha denunciato l’accaduto ha risposto a tutte le domande di accusa e difesa, ripercorrendo con sicurezza gli episodi del suo personale calvario che viene analizzato nel procedimento che vede come imputati un indiano e le sue due figlie per lesioni, interruzione di gravidanza in concorso, e solo lo straniero per stalking.
La conoscenza con l’operaio agricolo oggi 46enne Baljit Singh (avvocato Sofia Tiengo), col quale si era fidanzata felicemente – come da lei stesso ammesso davanti al collegio giudicante – nel 2010.
Un rapporto iniziato bene e proseguito serenamente fino alla rottura provocata dalla gravidanza della donna. Una novità inaspettata da Singh, che alla notizia di diventare padre avrebbe reagito in maniera furibonda.
Il 4 novembre 2013, nella sua abitazione di Villadose, l’indiano e le sue due figlie Gurwinder (25 anni) e Satvir Kaur (22 anni) aggredirono la donna che all’epoca era incinta di tre mesi. I tre la spinsero fuori dalla porta di casa facendola cadere violentemente sulle pietre del cortile, causandole una vistosa tumefazione sulla fronte, e la offesero.
Una situazione a dir poco incresciosa, che generò nella donna indiana un malore che – poche ore dopo - la costrinse a presentarsi in ospedale a Rovigo dove fu costretta a subire un’interruzione di gravidanza.
Su questo doloroso fatto ieri in aula ha testimoniato una dottoressa dell’ospedale «Santa Maria della misericordia», dando conto dell’aborto avvenuto proprio lo stesso giorno dell’aggressione a Villadose. La 37enne indiana ha confermato appieno anche tutti gli episodi di stalking da lei patiti dal solo Singh. Si parla di 400 telefonate fatte dall’imputato al cellulare della donna da novembre 2013 a maggio 2014, quasi sempre di notte e col numero coperto, e del ricatto legato ad alcuni fantomatici video dove l’imputato e la donna facevano l’amore. Singh aveva detto alla ex fidanzata che li avrebbe consegnati ad un amico perché finissero in Internet, allo scopo principalmente di denigrarla di fronte ai familiari. I video dal contenuto hard non sono però mai stati trovati, tanto che l’accusa - nello specifico - è che l’imputato abbia fatto sentire solo il sonoro dei file alla donna, che aveva comunque riconosciuto la propria voce. Prossima udienza il 21 dicembre.