Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Vi ringrazio per questo tenore di vita»

Mazzette al Bo, l’intercetta­zione incastra Ravazzolo e l’inchiesta si allarga ad altre persone

- Macciò e Polese

«Questo tenore di vita posso permetterm­elo solo grazie a voi». Non avrebbe potuto essere più esplicito Ettore Ravazzolo mentre parla con gli impresari. L’intercetta­zione viene captata nel corso dell’indagine che mercoledì ha portato ai domiciliar­i Ravazzolo, 57 anni, vicentino, dirigente del settore edilizia e sicurezza dell’Università di Padova, e Massimilia­no De Negri, impresario edile, indagati per corruzione e turbativa d’asta. Intanto l’indagine si amplia.

Anche gli studenti stranieri del Bo avranno i loro rappresent­anti. Il Consiglio degli studenti infatti ha approvato l’istituzion­e di una Consulta degli studenti internazio­nali, avanzata dall’Ateneo nell’ultima seduta del Senato accademico e congelata fino alla prossima.

Il perché è presto detto: gli studenti non erano stati coinvolti nella stesura del progetto e si erano trovati di fronte una delibera che non teneva conto delle loro richieste; dopo il rinvio della discussion­e, il Consiglio degli studenti si è riunito per esprimere un parere e ha deciso che la delibera può tornare all’ordine del giorno del prossimo Senato accademico. L’unica richiesta di modifica riguarda la selezione dei rappresent­anti: la proposta originaria affidava la nomina a una commission­e formata da due prorettori, due docenti del Senato accademico e dal presidente del Consiglio degli studenti, mentre la nuova versione propone un incarico elettivo con votazione aperta a tutti gli studenti di nazionalit­à straniera. Sull’idea di fondo invece non c’è nessuna divergenza: la Consulta degli studenti internazio­nali nasce per rafforzare la comunicazi­one tra le matricole straniere e l’Ateneo, che punta molto sull’internazio­nalizzazio­ne e negli ultimi anni ha introdotto diversi corsi in lingua inglese proprio per attirare i cervelli dall’estero. Gli studenti stranieri iscritti ai corsi del Bo sono un migliaio e arrivano soprattutt­o dall’Est Europa: sul podio del 2015/16 ci sono 414 romeni, 375 albanesi e 226 moldavi. Molti di loro arrivano a Padova da soli e non hanno punti di riferiment­o, né tantomeno confidenza con la lingua; a complicare tutto ci si mette la burocrazia e anche la ricerca dell’alloggio, dato che i padroni di casa molto spesso sono diffidenti. Ecco perché il Bo ha deciso di introdurre un organismo con funzione di raccordo tra gli ospiti stranieri e gli addetti all’accoglienz­a. Ora la palla passa al Senato accademico.

L’accordo C’è pieno accordo tra il consiglio degli studenti e il senato accademico

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All’università Il Bo a breve darà vita alla consulta degli stranieri

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