Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Svastiche disegnate sull’auto della coop che si occupa di rifugiati
È successo di nuovo. Questa volta ai danni della cooperativa Gea di Venezia. Pochi giorni fa, invece, contro il pulmino dell’Anffas di Mestre. Stessa modalità, stessi simboli, stesso strumento: una bomboletta spray nera. Scritte neonaziste, svastiche, croci celtiche sono comparse l’altro ieri notte sulla fiancata di un’autovettura aziendale della cooperativa che si occupa di accoglienza ai rifugiati. Lunedì 13 la sede di Gea era già stata presa di mira con simboli nazisti che hanno macchiato i muri esterni degli uffici. «Profondamente preoccupati - esprime il dissenso il cda della realtà benefica, che ha già presentato regolare denuncia dei due accaduti alle forze dell’ordine - per episodi che afferiscono all’attività di accoglienza alle persone richiedenti protezione internazionale, nell’ambito delle convenzioni con la Prefettura di Venezia e Treviso».
Intimidazioni che non fermano le attività, fanno sapere dall’associazione, che parla di episodi in grado di alzare la tensione sui temi legati all’accoglienza: «Continueremo nel nostro costante impegno a portare a termine i progetti affidati, tanto più importanti a fronte di episodi come questi, che delineano una preoccupante escalation di atteggiamenti di intolleranza e di immotivata aggressione».
Svastiche, bestemmie e simboli nazisti hanno coinvolto pochi giorni fa anche il pulmino Anffas di Mestre, l’associazione dei familiari che si occupa della cura dei disabili. Un Ducato a nove posti usato dai giovani del progetto Girasole, offeso a colpi di bomboletta nera nel parcheggio della scuola Spallanzani, in cui si trova la sede dell’associazione.