Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ospedale, l’accordo è dietro l’angolo: Padova est vale tra i 20 e i 30 milioni
Le trattative proseguono, il restauro del Giustinianeo sarà basato sui disegni di Striolo
«Mi pare che si stia procedendo verso una soluzione ragionevole, di buon senso, che farà contenti tutti gli attori in campo». Parola del vicesindaco Arturo Lorenzoni.
Manca poco più di una settimana al D-Day del 27 novembre. Il giorno in cui, a meno d’improbabili sorprese, sarà presa una decisione definitiva sul nuovo ospedale di Padova. La commissione tecnica, istituita dal presidente della Regione Luca Zaia e guidata dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Luciano Flor, si è riunita anche ieri. E tornerà a farlo pure dopodomani, lunedì, e venerdì prossimo. Ma la rotta, sulla base di quanto fanno trapelare i professionisti che siedono al tavolo, sembra ormai segnata. In via Giustiniani, accogliendo in parte la proposta elaborata per conto del Comune dall’architetto esterno Maurizio Striolo, resterà un nosocomio cittadino con il pronto soccorso, l’intera zona materno-infantile (a cominciare dalla nuova Pediatria, i cui lavori stanno per partire) e le nuove sedi del Sant’Antonio e dello Iov, che quindi lasceranno rispettivamente i siti di via Facciolati e di via Gattamelata. Il nuovo policlinico universitario di valenza regionale, invece, dotato di strutture all’avanguardia per la didattica e la ricerca, si farà a Padova Est, sui terreni pubblico-privati alle spalle del Net Center e della Kioene Arena indicati dall’ex sindaco Massimo Bitonci. L’ultimo scoglio da superare è proprio quello relativo all’area di San Lazzaro, che alla fine la Regione dovrebbe acquistare da Palazzo Moroni per una cifra compresa tra i 20 e i 30 milioni di euro.
Uno scenario, quello appena descritto, che il vicesindaco Lorenzoni commenta così: «Se così fosse, otterremmo un grande risultato. Mai prima d’ora infatti – sostiene il leader di Coalizione Civica – ci si era concentrati non tanto sul luogo in cui realizzare il nuovo policlinico, quanto piuttosto su come mantenere in vita le strutture di via Giustiniani, stabilendo in concreto quali funzioni sanitarie rimarranno o saranno trasferite lì». Lorenzoni, come scritto in avvio, parla di «una soluzione ragionevole che farà contenti tutti». Ma, nel programma elettorale del suo movimento, si legge: «Diciamo no a un nuovo ospedale» perché comporterebbe «un consumo di suolo rilevante con conseguenti rischi idraulici, cementificazione del territorio e pesanti speculazioni edilizie». «Sono convinto che, quando l’eventuale costruzione del nuovo policlinico a Padova Est sarà affrontata prima in assemblea e poi in consiglio comunale, in Coalizione Civica prevarrà il realismo – assicura Lorenzoni – D’altronde, in via Giustiniani, rimarrà comunque un ospedale, cosa che non era affatto scontata. E, portando da un’altra parte le funzioni di didattica e di ricerca, risponderemo a un’esigenza concreta manifestata più volte dall’Università».
Resta però il nodo dei terreni di San Lazzaro a pagamento: «Mi preoccupa che la Regione, che ha promesso di finanziare il nuovo policlinico con 650 milioni di euro e la completa ristrutturazione di via Giustiniani con una cifra inferiore ma comunque rilevante, s’impunti su 10 milioni in più o in meno. E però mi auguro – conclude il vicesindaco – che prima del 27 ci si metta d’accordo anche su questo». In proposito, i contatti tra i legali di Palazzo Moroni e quelli di Palazzo Balbi sono continui. E, da entrambe le parti, si respira un certo ottimismo. Ancora poco più di una settimana e, forse, si scriverà la parola fine.