Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Mazzette al Bo, l’indagine si allarga «Grazie per questo tenore di vita»
Ravazzolo incastrato dall’intercettazione, le persone coinvolte dall’inchiesta salgono a 17
«Questo tenore di vita posso permettermelo solo grazie a voi». Non avrebbe potuto essere più esplicito Ettore Ravazzolo mentre parla con impresari pronti a tutto pur di lavorare per non fallire e garantire così un futuro alle piccole imprese costrette a lottare contro una crisi sempre più soffocante. L’intercettazione viene captata dagli investigatori nel corso dell’indagine che mercoledì scorso ha portato agli arresti domiciliari Ettore Ravazzolo, 57 anni, vicentino, dirigente del settore edilizia e sicurezza dell’Università di Padova, e Massimiliano De Negri, impresario edile di Santa Margherita d’Adige, indagati per corruzione e turbativa d’asta dalla procura di Padova.
La sezione di polizia giudiziaria delegata alle indagini sta analizzando 700 mila euro di lavori che De Negri avrebbe avuto dall’Università dal 2014 al 2016, e intanto l’inchiesta pare allargarsi fino a toccare alcuni appalti in Provincia. È un vaso di Pandora quello che viene alla luce dalle indagini della sezione di polizia giudiziaria delegata dal procuratore capo Matteo Stuccilli e dal sostituto Sergio Dini. Tutto ruota intorno ai favori restituiti a Ravazzolo da imprenditori cui sarebbe stato assicurato un flusso di lavoro costante e pagamenti rapidi da parte del Bo.
Il tenore di vita di Ravazzolo è mediamente alto: guadagna circa 100 mila euro lordi l’anno, abita in un palazzo a Valdagno e durante la settimana vive in affitto in un appartamento in centro storico a Padova, in via San Fermo, poco lontano dall’incrocio con via Verdi. Eppure lo stipendio sembra non bastargli. Nella documentazione consegnata agli avvocati difensori Giovanni Caruso e Giuseppe Pavan si fa cenno anche al recente acquisto, da parte di Ravazzolo, di un trullo in Salento, e ciò che colpisce è il viaggio in Puglia fatto dal dirigente universitario insieme all’imprenditore De Negri, al quale il manager mostra la casa, probabilmente per dargli la consegna di qualche aggiustamento alle murature. De Negri sembra prestarsi, del resto sia l’impresario della Bassa che un idraulico di Albignasego, Otello Bellon, indagato per gli stessi reati dei due arrestati, sono abituati a fare piccoli piaceri a Ravazzolo: le indagini dimostrano che il dirigente universitario avrebbe fatto eseguire nelle sue dimore manutenzioni, dipinture e riammodernamenti per 51 mila e 500 euro. In cambio gli imprenditori avrebbero ottenuto affidamenti diretti all’università per centinaia di migliaia di euro, il manager pubblico si sarebbe inoltre prestato a velocizzare le pratiche di liquidazione delle fatture. E proprio per far luce sulle modalità di pagamento ieri in procura è stata sentita un’impiegata dell’ufficio che liquida le fatture. La donna, che non è indagata, si era resa conto che qualcosa non andava nelle pratiche, e avrebbe anche collaborato alla redazione del primo report consegnato al rettore Rosario Rizzuto quando iniziò l’indagine interna sui sospetti appalti firmati da Ravazzolo.
Intanto si delineano anche le figure degli altri imprenditori indagati, tra cui Federico Martini, della ditta di costruzioni di Mortise. È lui il quarto uomo che partecipa alla cena del 29 luglio in un ristorante del centro, in cui Ravazzolo, De Negri e Bellon si accordano per gli affidamenti. Anche su Martini, indagato, sono in corso accertamenti. Circoscrivere fatti, reati e comportamenti illeciti è ora il delicato compito degli investigatori, e questo mentre emergono i nomi di altri coinvolti dall’inchiesta: come un dipendente della Provincia di Padova addetto agli appalti (tre quelli che riguardano la manutenzione strade nel 2016) registrato nelle intercettazioni mentre consiglia gli imprenditori su come «costruire» le offerte a tavolino. E intanto emergono i nomi di altri indagati come Osmano Clementi, dipendente dell’università, gli impresari Lorenzo Conte e Stefano Milanello. Sono 17 le persone coinvolte dal presunto malaffare. Lunedì inizieranno gli interrogatori di garanzia.