Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Baciate», archiviata l’accusa di truffa contro un dipendente dell’ex PopVi
Il Tribunale di Firenze ha archiviato la denuncia di un cliente toscano della ex Popolare di Vicenza contro un bancario, dipendente dell’istituto vicentino, accusato di truffa per avere venduto un pacchetto di azioni della banca con la famigerata formula del finanziamento «baciato». Ne dà notizia il segretario generale della First Cisl bancari, il cui legale di fiducia ha assistito il bancario denunciato.
«I tribunali in tutt’Italia stanno ribadendo - sottolinea Romani - che i lavoratori delle banche non hanno responsabilità nelle perdite finanziarie subite dai risparmiatori, ma c’è qualcosa di sbagliato nella coscienza di questo Paese se i clienti che sono stati vittime delle scellerate iniziative dei vertici delle banche, anziché agire nei confronti dei veri responsabili, tentano di rivalersi sul personale, che è vittima tanto quanto loro».
Il dipendente della ex Popolare di Vicenza era difeso dall’avvocato Maurilio D’Angelo, legale del sindacato, che aveva già ottenuto analoghi provvedimenti di archiviazione delle accuse davanti ai tribunali di Rovigo, L’Aquila, Isernia e Arezzo, per numerosi lavoratori accusati di truffa per la vendita di bond subordinati di banche poi andate in crisi.
«Il gip di Firenze, accogliendo integralmente la nostra ricostruzione giuridica – spiega l’avvocato D’Angelo -, ha rilevato che nella vendita di azioni da parte del dipendente di PopVi non fosse ravvisabile alcun elemento di raggiro che integrasse la truffa. Infatti, il cliente aveva sottoscritto una scheda di adesione nella quale erano indicati compiutamente gli elementi dell’offerta del prodotto, approvata anche dalla Consob».