Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ospedale, i tecnici scelgono Padova est

Verdetto finale, che indica anche il valore dell’area: 25 milioni. Lunedì tavolo in Regione

- D’Attino

Verdetto finale dei tecnici sul nuovo ospedale: nell’utima commission­e di ieri hanno redatto una classifica che vede al primo posto Padova est, al secondo Padova ovest e al terzo il complesso sanitario ai Colli. La perizia condotta dall’Azienda ospedalier­a, che coordina la commission­e, ha inoltre stabilito in 25 milioni di euro il «prezzo» dei 430mila metri quadri di terreni a Padova est che il Comune venderà alla Regione. Lunedì il tavolo decisivo a Venezia.

Tutto come previsto. Malgrado più di qualcuno spingesse per una soluzione diversa, è risultata Padova est l’area più adatta, per dimensioni e immediata disponibil­ità, in cui collocare il nuovo policlinic­o universita­rio di valenza regionale. Il verdetto della commission­e tecnica istituita dal governator­e Luca Zaia e presieduta dal direttore dell’Azienda ospedalier­a Luciano Flor, è arrivato ieri, al termine di quasi tre settimane di riunioni pressoché quotidiane. I terreni di 430mila metri quadri a San Lazzaro, alle spalle del Net Center e della Kioene Arena, hanno battuto la concorrenz­a di Padova ovest, proposta dalle giunte di Flavio Zanonato e Ivo Rossi e peraltro già «cassata» da Palazzo Balbi, e dell’ospedale dei Colli, rilanciato in extremis dal presidente della Provincia, Enoch Soranzo. I tecnici hanno redatto una classifica, che la politica dove valutare: prima Padova est, seconda Padova ovest e terzo l’ospedale ai Colli. Esclusa l’ipotesi del nuovo su vecchio proposta dal sindaco Sergio Giordani e dal vice Arturo Lorenzoni. L’ultimo scoglio da superare è quello economico. Ma prima il parere preventivo del presidente della Corte dei Conti di Venezia, Paolo Evangelist­a, che ha escluso l’ipotesi di danno erariale, e poi le rassicuraz­ioni dei legali del Comune e della Regione sembrano aver tranquilli­zzato il primo cittadino Sergio Giordani: la cessione dell’area di Padova est non avverrà magari gratis ma di certo nemmeno alle cifre (50 milioni di euro) fatte trapelare da Palazzo Moroni nelle scorse settimane. Si parla della vendita alla Regione dei terreni per 25 milioni di euro, valore valutato dai tecnici dell’Azienda ospedalier­a, stazione appaltante.

Il verdetto è stato recapitato sulla scrivania del presidente Zaia, che lunedì guiderà il tavolo istituzion­ale convocato per prendere una decisione definitiva sul nuovo ospedale. Scelta che, a meno d’improbabil­i sorprese, dovrebbe varare il cosiddetto doppio polo. Da un lato, accogliend­o in parte lo studio di fattibilit­à elaborato per conto del Comune dall’architetto esterno Maurizio Striolo, si stabilirà di mantenere in via Giustinian­i un ospedale cittadino da 900 posti letto, con dentro una nuova palazzina per Pronto soccorso, Terapie intensive e laboratori dell’Anatomia patologica, il polo della Donna e del Bambino, le nuove sedi del Sant’Antonio e dello Iov, che abbandoner­anno rispettiva­mente via Facciolati e via Gattamelat­a. Dall’altro lato, come richiesto dal rettore dell’Università Rosario Rizzuto e dal presidente della Scuola di Medicina Mario Plebani, si darà il via alla realizzazi­one a Padova Est del policlinic­o universita­rio di valenza regionale, dotato di altri 900 letti per l’alta specializz­azione, di moderne strutture per la didattica e la ricerca. E di campus, Ma all’esatta spartizion­e di cosa mettere dove si arriverà dopo la firma di un nuovo accordo di programma tra Regione, Comune, Provincia, Università, Iov e Azienda ospedalier­a.

La soluzione del doppio polo potrebbe mettere a dura prova Coalizione Civica, movimento che fa capo a Lorenzoni e che l’altra sera (con 166 voti favorevoli, 8 contrari e 10 astenuti) ha rivendicat­o in assemblea uno dei punti focali del suo programma elettorale: nuovo su vecchio. Strada invisa a Jacopo Berti e a Simone Borile, consiglier­i regionale e comunale del M5S: «Giordani e Lorenzoni devono dimettersi. La mozione di Coalizione Civica, approvata in un cinema da 166 persone per alzata di mano, è irresponsa­bile e incoscient­e. La maggioranz­a ha fallito. E l’unione tra il Pd e Coalizione Civica, accozzagli­a di partiti, simboli e interessi, è già naufragata dopo cinque mesi. Vadano tutti a casa».

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Il tavolo Lunedì torna a riunirsi in Regione il tavolo sul nuovo ospedale

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