Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Giordani, spesi 266 mila euro in campagna elettorale

- D.D’A.

Una campagna elettorale da 266.125 euro. Tanti sono i soldi, certificat­i nei giorni scorsi dal dirigente Michele Guerra (caposettor­e ai Servizi Istituzion­ali di Palazzo Moroni), che il sindaco Sergio Giordani ha speso per conquistar­e la poltrona più alta del Comune.

Il primo cittadino, già presidente di Interporto e Calcio Padova, ha sborsato il 74% della cifra, pari a 197mila euro tondi, di tasca propria. E ne ha versati altri tremila attraverso la Trops Spa, la società con sede a Rubano di cui è amministra­tore delegato e che possiede la catena di negozi Non Solo Sport. Le somme restanti, invece, riguardano contributi di terzi tutti inferiori ai cinquemila euro, tranne uno. Quello di 35.175 euro dell’immobiliar­ista iraniano Samtov Shamouni, che ha concesso all’amico Giordani, di fatto gratuitame­nte, l’utilizzo dei locali di sua proprietà in piazza dei Frutti, tra via Boccalerie e via Pietro d’Abano. Ovvero quelli che, per quasi quattro mesi, sono stati il quartier generale (il Punto G) dell’allora candidato sindaco e dove, tre giorni fa, è stato aperto un nuovo minimarket Despar. Tra le altre curiosità, nel rendiconto accertato dal dirigente Guerra, spiccano i 13.542 euro spesi per i sondaggi, di cui 6.832 alla Twig Srl di Bergamo e 6.710 alla Quorum Sas di Torino. Lo spin doctor piacentino Mauro Ferrari, invece, è stato retribuito con 7.800 euro. Mentre ben 53.908 euro sono stati impiegati per le affissioni pubblicita­rie a cura della municipali­zzata Aps Holding. Infine, va registrato che le principali due liste che hanno appoggiato Giordani, cioè quella che portava il suo nome e quella del Pd, hanno sborsato rispettiva­mente 33.243 e 25.132 euro, portando così il conto totale a 324.500 euro (senza calcolare le altre quattro liste minori).

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