Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Albarella, i piccoli proprietari adesso vogliono contare di più
Domani presentano il piano di rilancio. Critiche alla gestione Marcegaglia
«Adesso basta, la commistione di interessi all’isola di Albarella è diventata intollerabile per molti proprietari di immobili». A parlare i piccoli proprietari dell’isola privata ai margini del Delta del Po a Rosolina, che si dicono «stanchi di come funzionano le cose». Questi scontenti proprietari di immobili nell’isola, che nel complesso consta oltre 2.300 unità, fanno parte dell’associazione «Comunione isola di Albarella» che si occupa della gestione dei servizi. Ogni immobile comporta una quota di comproprietà dei beni comuni, che viene misurata in base al volume edificato sul terreno di proprietà. Quando c’è l’assemblea, quindi, tutti i proprietari si riuniscono per nominare il Consiglio di comunione, l’amministratore, approvare i bilanci preventivi e consuntivi e nominare i revisori dei conti.
Da sempre, attaccano questi proprietari scontenti, «la società “Albarella Srl” (del gruppo della famiglia mantovana Marcegaglia, interessi tra siderurgia e turismo, guidato da Emma, ex presidente di Confindustria nazionale, Ndr) che possiede circa il 30 per cento della quota di voti si è da sempre auto-eletta amministratore a causa del disinteresse di quasi tutti gli altri che rappresentano circa il 70 per cento».
In questo modo, attaccano gli insoddisfatti, «è evidente che tutti gli altri proprietari di immobili siano stati esclusi da questo processo, essendo sempre lo stesso chi decide e chi controlla».
La soluzione proposta è condensata nel progetto «Nuova Albarella». Spiegano i piccoli proprietari: «Ci siamo aggregati con l’intenzione di proporre alla Comunione le nostre idee di sviluppo e indicare all’amministratore le problematiche da affrontare per far crescere al meglio l’isola, incentivando i punti di forza e correggendo le debolezze».
Molto attivo su questo fronte è Andrea Mariotti, avvocato rodigino, che lo scorso agosto ha creato il gruppo Facebook «Albarella Vox Populi Vox Dei» al quale per ora si sono iscritte oltre 1.250 persone. Nel mirino molteplici aspetti gestionali, dalla presenza di proprietari non in regola con il pagamento delle spese «condominiali» fino alla gestione del maltempo che si è abbattuto sull’isola lo scorso 10 agosto abbattendo centinaia di alberi. «Quali sono state le scelte decisionali relative al taglio, raccolta e smaltimento degli alberi caduti con i relativi costi e guadagni?» chiede Mariotti.
Anche il possibile allargamento del consiglio di amministrazione dell’isola non convince. «Vogliamo conoscere quale fonte normativa lo preveda e lo regoli — aggiunge — le modalità di nomina dei suoi membri, il numero e le sue funzioni e poteri».
Domattina alle 10.30, in Camera di Commercio a Rovigo, il progetto «Nuova Albarella» sarà ufficialmente presentato in Camera di Commercio e verrà illustrato il sito web dedicato all’iniziativa. Inoltre, in vista dell’elezione del consiglio di amministrazione prevista per maggio 2018, saranno presentati i commercialisti che intendono candidarsi come revisori dei conti a fianco di questo gruppo di proprietari.
Da un punto di vista storico il progetto Albarella, al quale si richiamano i proprietari dell’isola scontenti dell’attuale gestione, venne presentato nel 1967. Nel 1972 l’isola è pronta, vengono creati i cosiddetti fiordi. Nel 1980 riprendono gli investimenti nella zona est dell’Isola e si adeguano strutture e servizi. In questi anni assume l’identità di «isola su misura», con la nascita ad esempio del circolo del golf. Nel 1988 l’imprenditore mantovano Steno Marcegaglia (padre di Emma) acquista l’intero pacchetto azionario dell’«Albarella Spa».
L’ultima goccia Molti scontenti per la gestione del fortunale della scorsa estate e dei relativi danni