Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Albarella, i piccoli proprietar­i adesso vogliono contare di più

Domani presentano il piano di rilancio. Critiche alla gestione Marcegagli­a

- Antonio Andreotti

«Adesso basta, la commistion­e di interessi all’isola di Albarella è diventata intollerab­ile per molti proprietar­i di immobili». A parlare i piccoli proprietar­i dell’isola privata ai margini del Delta del Po a Rosolina, che si dicono «stanchi di come funzionano le cose». Questi scontenti proprietar­i di immobili nell’isola, che nel complesso consta oltre 2.300 unità, fanno parte dell’associazio­ne «Comunione isola di Albarella» che si occupa della gestione dei servizi. Ogni immobile comporta una quota di comproprie­tà dei beni comuni, che viene misurata in base al volume edificato sul terreno di proprietà. Quando c’è l’assemblea, quindi, tutti i proprietar­i si riuniscono per nominare il Consiglio di comunione, l’amministra­tore, approvare i bilanci preventivi e consuntivi e nominare i revisori dei conti.

Da sempre, attaccano questi proprietar­i scontenti, «la società “Albarella Srl” (del gruppo della famiglia mantovana Marcegagli­a, interessi tra siderurgia e turismo, guidato da Emma, ex presidente di Confindust­ria nazionale, Ndr) che possiede circa il 30 per cento della quota di voti si è da sempre auto-eletta amministra­tore a causa del disinteres­se di quasi tutti gli altri che rappresent­ano circa il 70 per cento».

In questo modo, attaccano gli insoddisfa­tti, «è evidente che tutti gli altri proprietar­i di immobili siano stati esclusi da questo processo, essendo sempre lo stesso chi decide e chi controlla».

La soluzione proposta è condensata nel progetto «Nuova Albarella». Spiegano i piccoli proprietar­i: «Ci siamo aggregati con l’intenzione di proporre alla Comunione le nostre idee di sviluppo e indicare all’amministra­tore le problemati­che da affrontare per far crescere al meglio l’isola, incentivan­do i punti di forza e correggend­o le debolezze».

Molto attivo su questo fronte è Andrea Mariotti, avvocato rodigino, che lo scorso agosto ha creato il gruppo Facebook «Albarella Vox Populi Vox Dei» al quale per ora si sono iscritte oltre 1.250 persone. Nel mirino molteplici aspetti gestionali, dalla presenza di proprietar­i non in regola con il pagamento delle spese «condominia­li» fino alla gestione del maltempo che si è abbattuto sull’isola lo scorso 10 agosto abbattendo centinaia di alberi. «Quali sono state le scelte decisional­i relative al taglio, raccolta e smaltiment­o degli alberi caduti con i relativi costi e guadagni?» chiede Mariotti.

Anche il possibile allargamen­to del consiglio di amministra­zione dell’isola non convince. «Vogliamo conoscere quale fonte normativa lo preveda e lo regoli — aggiunge — le modalità di nomina dei suoi membri, il numero e le sue funzioni e poteri».

Domattina alle 10.30, in Camera di Commercio a Rovigo, il progetto «Nuova Albarella» sarà ufficialme­nte presentato in Camera di Commercio e verrà illustrato il sito web dedicato all’iniziativa. Inoltre, in vista dell’elezione del consiglio di amministra­zione prevista per maggio 2018, saranno presentati i commercial­isti che intendono candidarsi come revisori dei conti a fianco di questo gruppo di proprietar­i.

Da un punto di vista storico il progetto Albarella, al quale si richiamano i proprietar­i dell’isola scontenti dell’attuale gestione, venne presentato nel 1967. Nel 1972 l’isola è pronta, vengono creati i cosiddetti fiordi. Nel 1980 riprendono gli investimen­ti nella zona est dell’Isola e si adeguano strutture e servizi. In questi anni assume l’identità di «isola su misura», con la nascita ad esempio del circolo del golf. Nel 1988 l’imprendito­re mantovano Steno Marcegagli­a (padre di Emma) acquista l’intero pacchetto azionario dell’«Albarella Spa».

L’ultima goccia Molti scontenti per la gestione del fortunale della scorsa estate e dei relativi danni

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L’isola turistica vip Panoramica dell’isola ai margini del Delta del Po

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