Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cisco bis e il Padova vola
L’anticipo Ancora una vittoria per i biancoscudati, che a Bergamo rovesciano il match e allungano in vetta. Protagonista della serata il talento di Bisoli che firma una doppietta
C’è stato chi, prima di Pierpaolo B isoli, voleva spedire Andrea Cisco e Davide Marcandella a giocare in serie D. A chi ancora sostiene che l’allenatore non conti nella gestione di un gruppo di giocatori professionisti, si suggerisce una visione attenta di Albinoleffe-Padova, la partita che potrebbe rappresentare la svolta definitiva del campionato biancoscudato.
Primo tempo da dimenticare, centrocampo delle meraviglie Pinzi-Tabanelli-Beligheri-Pulzettich esi dimostratale solo sulla carta. Perché Tabanelli evidentemente accusa il contraccolpo dopo essere stato fermo quasi tre mesi, Pinzi rallenta e annaspa come mai si era visto prima di ieri e Russo completa 45 minuti horror con un’autorete sconcertante quanto sfortunata, di quelle che si vedono solo in rarissimi casi in un campionato professionistico. Se poi aggiungiamo che nel finale di tempo Tabanelli non sfrutta un’occasione colossale e che reclama un rigore (molto dubbio) che l’arbitro decide di non assegnare, ecco che il quadro si completa. A quel punto entra in scena Bisoli, che inizia la ripresa con un triplo cambio e una variazione tattica che, di fatto fa sciogliere come neve al sole l’Albinoleffe. Fuori Russo e dentro Zambataro, che si sistema sulla fascia destra con Cappelletti restituito al ruolo di centrale; fuori Pinzi e dentro un ottimo De Risio e soprattutto fuori Tabanelli e dentro il gioiellino Andrea Cisco, attaccante padovano doc classe 1998.
È questa, in particolare, la mossa che spacca in due la partita perché, dopo aver timbrato nella «manita» di Coppa Italia contro la Triestina, Cisco decide di prendersi tutta la scena e di trasformare il talento grezzo in oro puro a 24 carati. Il primo gol è una folata degna di una gazzella su invito a nozze di Pulzetti con deposito dolce in fondo alla rete. Il secondo è un’unghiata di chi vuole a tutti i costi mettere il punto esclamativo alla sua partita apponendo la sua firma il calce al 2-1 di Bergamo. L’Albinoleffe affonda e alza bandiera bianca dopo aver giocato una partita gagliarda, tenace, tecnica e fisica allo stesso tempo senza mollare di un centimetro. Ma la superiorità del Padova si esemplifica in tanti piccoli particolari, nella panchina lunga, nello spessore tecnico dei suoi giocatori migliori, in un gruppo che lotta e soffre insieme e dove ognuno aiuta l’altro.
L’azione del 2-1 è il sunto migliore della serata: Zambataro appoggia indietro un pallone troppo lento a Bindi, il portiere esce poco deciso e Kouko lo recupera: poi, quando il 2-1 dell’Albinoleffe sembra cosa fatta, De Risio con un recupero prodigioso sradica dai piedi dell’avversario un pallone che sembrava diretto in porta. La serata gira verso e sulla ripartenza Guidone appoggia ancora a Cisco, che in equilibrio precario segna ancora con un tiraccio sotto la traversa che fa esplodere di gioia i 220 tifosi accorsi da Padova per sostenere la squadra. E ora la classifica. Il Renate deve giocare domenica a Teramo ed è distante sei punti, l’Albinoleffe è dietro 8 lunghezze come il Pordenone, che però ha una partita in più. In attesa delle eventuali conferme domenicali, la quarta vittoria consecutiva consegna al campionato una squadra che ha una voglia matta di prendersi tutto. A cominciare da quella serie B persa malamente tre anni fa e una ripartenza difficile ma forte e determinata dai campi della serie D. Sembra siano passati secoli, eppure tutto è cambiato in fretta.
Fortunatamente in meglio, aspettando le sentenze definitive in un campionato che resta però ancora lunghissimo e ricco d’insidie.