Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ospedale, Giordani ora prova a ricucire
Ma Coalizione insiste: «No ai ricatti leghisti». Tempi lunghi: i timori dei medici
Ci mostri gli investimenti della Regione per via Giustiniani e poi cerchiamo una soluzione per il pagamento dei terreni di Padova est. In una nota pubblica firmata con il vice Arturo Lorenzoni, il sindaco di Padova, Sergio Giordani, prova a rimettere insieme i pezzi dell’intesa sul nuovo ospedale, andata in pezzi sul nodo dei terreni del San Lazzaro. Coalizione civica, però, non molla: no a diktat leghisti. L’opera avrà tempi lunghi: i timori dei medici padovani.
«Caro governatore, prima mostraci quali investimenti vuoi fare in via Giustiniani e poi ci risediamo attorno al tavolo per trovare una soluzione su Padova Est». Sembra riassumibile così la lunghissima nota (più di 4 mila battute) diffusa nel tardo pomeriggio di ieri dal sindaco Sergio Giordani e dal suo vice Arturo Lorenzoni in merito al nuovo ospedale. L’intervento, firmato a quattro mani dai due primi inquilini di Palazzo Moroni, giunge all’indomani del tavolo istituzionale di lunedì a Venezia, durante il quale il presidente della Regione Luca Zaia ha fatto la voce grossa, mettendo il Comune di fronte a tre ipotesi: mantenimento di un nosocomio di comunità in via Giustiniani e realizzazione di un nuovo policlinico d’alta specializzazione a Padova Est, previa cessione gratuita dei terreni di San Lazzaro; polo unico a Padova Est, previa permuta tra i terreni di via Giustiniani e quelli di San Lazzaro; e sempre polo unico a Padova Est, previo esproprio dei terreni di San Lazzaro.
Già a caldo, ritenendole «uno sgarbo», Giordani e Lorenzoni hanno bocciato le tre proposte del governatore, ribadendo che l’unica strada percorribile è quella del pagamento delle aree alle spalle della Kioene Arena. Il cui valore, per inciso, pare diminuire di giorno in giorno. Se non altro in base a quanto trapela dal Municipio. Da 50 milioni di euro si è scesi a 30, poi a 25, poi a 20 e adesso addirittura a 15. Cifre a parte, comunque, la posizione di Palazzo Moroni sembra essersi un po’ ammorbidita. Almeno così si evince dalla nota citata in avvio che, tra molta tattica e poca sostanza, fa trasparire la volontà di sindaco e vice di accettare la cessione gratuita dei terreni di Padova Est, a patto che Zaia certifichi quanti soldi intende investire in via Giustiniani per ammodernare le strutture esistenti. «Giordani e Lorenzoni si divertono a perdere tempo – attacca l’ex primo cittadino Massimo Bitonci – E’ già stato buttato via un anno e chissà quanto ancora la tireranno lunga. Alla fine, però, non potranno far altro che dare gratuitamente le aree di San Lazzaro alla Regione, ovvero la stessa cosa impostata da me a novembre 2016». Ma Coalizione Civica, che continua a non ammettere alternative al nuovo su vecchio, non molla: «Noi, ai bluff di Zaia, non cediamo. E tantomeno ai suoi ricatti. È infatti evidente che il suo interesse non è quello di potenziare la sanità padovana, ma soltanto quello di mettere alle strette il Comune per vendicare la sconfitta elettorale di Bitonci». Non proprio il massimo per trattare col governatore.