Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

A Vasto farà il contadino tra api e olivi

- Chiara Danieli

Non tutti sanno cos’è la casa lavoro, la struttura in cui il giudice Linda Arata ha ordinato il trasferime­nto di Riina jr. Secondo il codice penale, la casa lavoro rientra in quella categoria definita come «misura amministra­tiva di sicurezza». L’obiettivo di questi istituti è di reinserire il detenuto nel tessuto sociale, anche attraverso l’obbligo di lavoro. Il caso più frequente di assegnazio­ne è quello che fa seguito alla pena detentiva carceraria, in quanto il pregiudica­to viene considerat­o ancora socialment­e pericoloso. Giuseppe Salvatore Riina è stato assegnato alla casa di lavoro di Vasto, in Abruzzo. Il sito del ministero della Giustizia, spiega che dal 27 maggio 2013 la struttura è stata trasformat­a in casa di lavoro con annessa sezione circondari­ale e che sono presenti 180 tra internati e detenuti. Il carcere è collocato nella Riserva di Punta Aderci, la prima Riserva istituita in Abruzzo nella fascia costiera. Dotata di campo sportivo, palestra e teatro, i detenuti vengono impiegati soprattutt­o nell’azienda agricola, per la produzione di olio d’oliva, di miele, o nella gestione delle quattro serre dove si coltivano funghi e ortaggi. Un tempo l’opera dei detenuti era a titolo gratuito, ma ora viene incentivat­a grazie a borse lavoro erogate dal comune di Vasto che «premia» chi lavora alla salvaguard­ia della riserva.

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