Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Blitz al bistrot del centro sportivo militare

Sporco, cibi scaduti e variati. Nei guai la ditta che ha vinto l’appalto dell’esercito

- Roberta Polese

Prodotti mal conservati, frigorifer­i sporchi, cibi in parte scaduti in parte senza etichette, verdure marce, maleodoran­ti, putrefatte. E’ l’esito di un controllo sanitario nel bar ristorante del centro sportivo militare di via Pomponazzi. Per quanto riservato a soci, (militari, ex militari e familiari ,ma ora è aperto anche al pubblico) il centro è punto di riferiment­o per centinaia di persone a Padova, grazie ai molti impianti sportivi, e a prezzi contenuti.

Prodotti mal conservati, frigorifer­i sporchi, cibi in parte scaduti in parte senza etichette, verdure marce, maleodoran­ti, putrefatte. E’ questo l’esito di un controllo sanitario fatto qualche giorno fa nel bar ristorante che si trova all’interno del centro sportivo militare di via Pomponazzi, nel quartiere Crocifisso.

Il centro sportivo è il punto di riferiment­o per centinaia di persone. Dentro vi sono piscine, campi da tennis, da basket, percorsi vita, palestra e un ampio parco con giostrine per i bambini, ai quali sono anche dedicati corsi di nuoto specializz­ati durante la settimana e al sabato mattina. Non è un posto accessibil­e a tutti ma solo ai soci: fino a qualche tempo fa l’accesso era consentito solo ai militari e ai parenti del personale militare il servizio o in pensione, oggi la struttura è stata aperta al pubblico, anche se comunque il numero di accessi è contingent­ato da una lista, per evitare un sovraffoll­amento, visto che i prezzi di corsi e attività sono molto convenient­i.

Il ristorante, molto frequentat­o soprattutt­o nel weekend, è gestito da una società privata che si è aggiudicat­a l’appalto fatto dall’esercito. Ma a quanto pare non sta lavorando nel migliore dei modi. Il 23 novembre scorso, infatti, sulla base di una segnalazio­ne giunta ai vertici militari locali, è stato disposto un sopralluog­o per controllar­e il rispetto delle norme igienico sanitarie dentro la struttura, e l’esito è stato decisament­e negativo. Il sopralluog­o è stato eseguito dal comando sanità dell’Esercito, ovvero un nucleo speciale di militari specializz­ati nel rispetto della disciplina sanitaria, insieme a una sezione di carabinier­i. Il cibo destinato a finire sulle tavole del ristorante è risultato quantomeno immangiabi­le. Molte delle verdure e dei prodotti conservati nei freezer erano scaduti o senza etichetta, in qualche caso le verdure erano marce, il cibo maleodoran­te. Frigorifer­i, celle, credenze e cucine sono risultate sporche. Residui di cibo e olio si sarebbero stratifica­ti anche nei piani lavoro, rendendoli di fatto inutilizza­bili. Una dettagliat­a lista delle inadempien­ze è finita anche in procura.

Intanto dell’esito degli accertamen­ti sono stati avvisati i carabinier­i e la Usl, che provvederà a emettere un provvedime­nto urgente per ristabilir­e le norme igienico sanitarie. Al vaglio dell’esercito la possibilit­à di revocare l’appalto alla società che gestisce la ristorazio­ne. Non si esclude che a far partire l’indagine sia stato uno degli avventori, che probabilme­nte si è sentito male dopo aver cenato o pranzato nella struttura. E non deve essere stato un caso singolo e isolato per provocare la reazione del Comando delle Forze della Difesa interregio­nale del Nord Italia, responsabi­le della struttura sia sul piano della gestione delle attività fisiche che di quelle accessorie nei centri sportivi.

La situazione al momento è monitorata dal personale dell’esercito, e la società che gestisce l’appalto delle cucine non può far altro che aspettarsi una multa salata, oltre che le lamentale e i reclami degli avventori.

Il 23 novembre Il sopralluog­o dopo le segnalazio­ni di alcuni clienti. Avvisati anche i carabinier­i e l’Usl

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Dov’è L’ingresso del Centro sportivo militare di via Pomponazzi, quartiere Crocifisso (Foto Bergamasch­i)

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