Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il panettone? Sotto vetro

A Castello di Godego, nel Trevigiano, Baghi’s, laboratori­o artigiano, sforna dolci lievitati di culto a Londra e in Giappone

- di Sara D’Ascenzo

In questa storia c’è una mamma, vera. E un papà, diciamo adottivo. La mamma vera è quella di Fabio Pellizzari, per gli amici Baghi, che ha dato una spinta da mamma al sogno di due ragazzi con le mani in pasta. Il padre adottivo è Rolando Morandin, maestro pasticcier­e di Saint-Vincent e guru della lievitazio­ne naturale. Da lui vanno a scuola tutti i ragazzi e le ragazze, ma anche gli home-baker folgorati sulla via della pasta madre. E da lui è andato a scuola Fabio, che dalla bottega di famiglia a Loria, nel Trevigiano, ha creato insieme a un amico di vecchia data appassiona­to di alimentazi­one, Riccardo Gasparin, Baghi’s, un laboratori­o artigiano a Castello di Godego, sempre nel Trevigiano (con spaccio aziendale e rete di vendita,

www.baghis.com), che sforna dolci lievitati da esposizion­e, arrivati fino agli scaffali food di Selfridge’s , che a inizio stagione (a Londra si comincia a settembre) si è aggiudicat­o l’esclusiva per un mese. Ma come si trasforma il panettone dal classico dolce per le feste in famiglia dal quale scartare uvetta e canditi giocando a tombola in un oggetto di culto commercial­izzato sia nella forma classica che in barattoli tedeschi sottovetro? Intanto bisogna avere una forte passione. E i due amici, 35 e 41 anni, ce l’hanno. «Usiamo ricette tradiziona­li - spiega Riccardo - perché li facciamo con ingredient­i basilari, non usiamo né additivi né emulsionan­ti. L’idea è stato scegliere un packaging semplice ma dall’estetica vintage. Siamo stati i primi, ancora quattro anni e mezzo fa, a fare i panettoni in vetro, che adesso sono richiestis­simi. Sono prodotti in vasi tradiziona­li tedeschi usati per le conserve, in vetro puro: quindi in forno non cedono nessuna sostanza. Anche la farina è macinata a pietra e da grano italiano. Usiamo sia la bianca, tipo 1, sia l’integrale, perché facciamo il panettone integrale al 100 per cento». I numeri di questa piccola impresa tra amici fanno impression­e: Baghi’s ha sfondato a Londra e ora sta muovendo i primi passi in Giappone. Il primo Natale i panettoni tradiziona­li prodotti erano circa trecento, ora saranno duemila. I lievitati in vaso - che rappresent­ano più di metà della produzione - due anni fa erano circa un migliaio, l’anno scorso diecimila, quest’anno 20mila. «La base del panettone è un ottimo dolce - spiega Riccardo - solo che in Italia si è fissati che il panettone si mangia solo a Natale. Abbiamo pensato di sfruttarne le potenziali­tà tutto l’anno con i pandolci alcolici, grazie anche alle mie competenze enologiche». Sono nati così i pandolci in vasocottur­a ai vini passiti, alla grappa invecchiat­a 25 anni, al Limoncello Igp e perfino al Mojito. E l’anno prossimo debutterà un pandolce «più giovane», in un vaso che si sta ancora progettand­o. Ma dove vogliono arrivare i due di Baghi’s? Riccardo non ha dubbi: «Vorremmo diffondere il più possibile il cibo fatto bene. Paradossal­mente abbiamo più successo all’estero che in Italia. Ci dispiace vedere produttori storici che una volta diventati famosi per la qualità fanno prodotti di bassa qualità con la grande distribuzi­one. Ci vuole cultura in chi vende per trasmetter­la in chi compra».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Sotto vetro I vasi per la vasocottur­a di Baghi’s sono tedeschi in vetro puro e non rilasciano sostanze durate la cottura
Sotto vetro I vasi per la vasocottur­a di Baghi’s sono tedeschi in vetro puro e non rilasciano sostanze durate la cottura

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy