Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sbloccati i soldi a cultura e istruzione I poveri dovranno attendere il 2018
Annuncio del sindaco dopo il mancato voto in Consiglio per la maggioranza divisa
I soldi della «manovrina» da 487 mila euro arriveranno entro il 31 dicembre al Cur (Consorzio università Rovigo), all’Accademia dei Concordi e alle scuole paritarie. Tutto come previsto inizialmente o quasi. Natale a bocca asciutta invece per gli indigenti, col mancato contributo erogato dai Servizi sociali comunali e alla «San Vincenzo». Per loro i soldi arriveranno solo nel 2018.
Dopo il voto negativo all’immediata esecutività della delibera per l’utilizzo dell’avanzo di bilancio, in cui lo scorso 29 novembre la maggioranza leghista non ha votato compatta, gli uffici di Palazzo Nodari, dopo ore di analisi e studio delle normative, sono riusciti a risolvere la questione. E così entro fine mese le associazioni riceveranno il bonifico di pagamento. Per erogare invece i soldi ai bisognosi l’iter sembra essere più lungo, a causa del versamento in contanti e slitterà a gennaio 2018.
Risolta parzialmente la questione da un punto di vista tecnico e normativo restano accesi però gli animi politici. In primis quello del primo cittadino, Massimo Bergamin che continua a puntare il dito contro «quei consiglieri politicamente irresponsabili» che non hanno votato l’immediata eseguibilità della delibera di variazione al bilancio di previsione.
Anche i capigruppo di maggioranza Andrea Denti (Gruppo Misto), Luca Paron («Obiettivo Rovigo»), Vani Patrese (Forza Italia) e Alba Rosito («Presenza Cristiana») sono concordi nel «denunciare un comportamento che danneggia i cittadini e che deve valicare le contrapposizioni politiche».
A non votare l’immediata esecutività della delibera tutta l’opposizione unita ai consiglieri indipendenti Alberto Borella e Daniela Goldoni (ancora iscritta alla Lega) tranne Antonio Rossini (Fare!) che si è astenuto.
A rendere possibile lo sblocco dell’avanzo di bilancio congelato dal contenzioso «Baldetti» (piscine), l’incasso, nei giorni scorsi, da parte del Comune di 1,4milioni di euro dalla neonata società «Acquevenete» (ciclo idrico) in attesa a gennaio della seconda tranche per un totale di 2,8 milioni di euro. Soldi che offrono una boccata di ossigeno ai conti di Palazzo Nodari.
Sul fronte delle opere pubbliche buone notizie per la sistemazione delle strade «groviera» del capoluogo. Aperti ieri i cantieri per tappare le buche sulle strade di centro storico e quartieri. I lavori dureranno per tutto dicembre e partiranno dalle strade più disastrate, per proseguire via via con le altre. L’importo complessivo è di 25 mila euro. A disposizione 100mila euro all’anno per tre anni dal 2018 al 2020, che dovrebbero coprire opere per circa 400 buche all’anno come confermato dall’assessore comunale ai Lavori pubblici, Antonio Saccardin.
Al via lo scorso weekend anche il piano anti-ghiaccio e neve. Prevede lo spargimento del sale nei punti critici come cavalcavia, sottopassi, strade arginali, rotatorie, strade davanti alle scuole, incroci, strade la cui carreggiata si trova in posizione tale da favorire la formazione di ghiaccio. Verrà distribuito un sacco di sale a tutte le scuole del territorio comunale, per prevenire la formazione del ghiaccio all’entrata dei plessi scolastici.
Intanto preoccupazione dei sindacati sul futuro del Consvipo (Consorzio sviluppo Polesine), dopo la richiesta di dimissioni al presidente Angelo Zanellato da parte del numero uno della Provincia, Marco Trombini. Il rischio-liquidazione per il Consvipo ha portato i rappresentanti provinciali di Cgil, Cisl e Uil a chiedere un tavolo di confronto alle istituzioni per salvaguardare i posti di lavoratori (dipendenti e circa 122 «lavoratori socialmente utili») e la riorganizzazione del personale.
Risolto Presto bonifici a Cur, Accademia dei Concordi e scuole paritarie
L’allarme Cgil, Cisl e Uil: «Salvare i posti di lavoro garantiti dal Consvipo»