Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Vicenza, anche Donazzan pronta a mettersi in gioco «Ma solo se uniti»
VICENZA Le premesse suonano già come un mezzo annuncio: «Considero Vicenza la mia città e tutto quello che potrò fare per la mia città lo farò». E però l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan (in foto), va oltre le premesse e annuncia: «Se la città e le forze di centrodestra trovassero un’ampia sintesi sul mio nome, sono disponibile a candidarmi». Insomma, a Vicenza la partita per le amministrative sembra farsi sempre più interessante. Perché dopo la candidatura di un peso massimo come Roberto Ciambetti (Lega Nord), attuale presidente del Consiglio Regionale Veneto e dopo le primarie del centrosinistra, che si è appena aggiudicato Otello Dalla Rosa, ecco la «disponibilità» di un altro super calibro, come l’esponente di Forza Italia in Giunta regionale, quarantacinquenne bassanese. Il punto è che in città ci sono già tre candidati nell’ambito del centrodestra: oltre al già citato Ciambetti, Francesco Rucco e Giorgio Conte. E Donazzan questo non lo nasconde: «Sono tutti profili autorevoli — afferma — alcuni più conosciuti di altri, qualcuno molto spendibile per la città e in linea di massima tutti buoni candidati. Adesso è giusto che tutte le liste si animino e il mio auspicio è che ci siano tante realtà a sostegno di un nome, che però sarà uno solo». L’assessore però ha un’idea chiara in questo senso: «Voglio precisare una cosa — dice —. C’è bisogno di una candidatura che tenga insieme non solo i partiti del centrodestra, ma sappia creare un’ampia sintesi in un’area molto più importante della città. E dunque in questo senso il mio non è l’unico nome. Anche perché io lavorerò per Vicenza in ogni caso». Un centrodestra unito, quindi? «Ci sono tutte le condizioni per arrivare uniti e vincere e sono convinta che alla fine la convergenza di tutte le forze politiche ci sarà, su un unico candidato — prosegue —. Le priorità sono quelle più tipicamente del centrodestra come la sicurezza, dare precedenza ai vicentini e agli italiani in generale, prestare attenzione ai sistemi produttivi e non ad interessi elitari e avere a cuore la vita nei quartieri piuttosto delle accezioni radical-chic dei salotti». Donazzan chiude commentando proprio le primarie del centrosinistra, di domenica scorsa: «C’è stata una grande partecipazione al voto e credo che sia un bel segnale, dimostra la voglia di esprimersi della gente. Ha vinto un candidato che non è la persona sulla quale ha puntato il grosso del partito democratico e neppure il sindaco uscente».