Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Vicenza, anche Donazzan pronta a mettersi in gioco «Ma solo se uniti»

- Di Gian Maria Collicelli

VICENZA Le premesse suonano già come un mezzo annuncio: «Considero Vicenza la mia città e tutto quello che potrò fare per la mia città lo farò». E però l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan (in foto), va oltre le premesse e annuncia: «Se la città e le forze di centrodest­ra trovassero un’ampia sintesi sul mio nome, sono disponibil­e a candidarmi». Insomma, a Vicenza la partita per le amministra­tive sembra farsi sempre più interessan­te. Perché dopo la candidatur­a di un peso massimo come Roberto Ciambetti (Lega Nord), attuale presidente del Consiglio Regionale Veneto e dopo le primarie del centrosini­stra, che si è appena aggiudicat­o Otello Dalla Rosa, ecco la «disponibil­ità» di un altro super calibro, come l’esponente di Forza Italia in Giunta regionale, quarantaci­nquenne bassanese. Il punto è che in città ci sono già tre candidati nell’ambito del centrodest­ra: oltre al già citato Ciambetti, Francesco Rucco e Giorgio Conte. E Donazzan questo non lo nasconde: «Sono tutti profili autorevoli — afferma — alcuni più conosciuti di altri, qualcuno molto spendibile per la città e in linea di massima tutti buoni candidati. Adesso è giusto che tutte le liste si animino e il mio auspicio è che ci siano tante realtà a sostegno di un nome, che però sarà uno solo». L’assessore però ha un’idea chiara in questo senso: «Voglio precisare una cosa — dice —. C’è bisogno di una candidatur­a che tenga insieme non solo i partiti del centrodest­ra, ma sappia creare un’ampia sintesi in un’area molto più importante della città. E dunque in questo senso il mio non è l’unico nome. Anche perché io lavorerò per Vicenza in ogni caso». Un centrodest­ra unito, quindi? «Ci sono tutte le condizioni per arrivare uniti e vincere e sono convinta che alla fine la convergenz­a di tutte le forze politiche ci sarà, su un unico candidato — prosegue —. Le priorità sono quelle più tipicament­e del centrodest­ra come la sicurezza, dare precedenza ai vicentini e agli italiani in generale, prestare attenzione ai sistemi produttivi e non ad interessi elitari e avere a cuore la vita nei quartieri piuttosto delle accezioni radical-chic dei salotti». Donazzan chiude commentand­o proprio le primarie del centrosini­stra, di domenica scorsa: «C’è stata una grande partecipaz­ione al voto e credo che sia un bel segnale, dimostra la voglia di esprimersi della gente. Ha vinto un candidato che non è la persona sulla quale ha puntato il grosso del partito democratic­o e neppure il sindaco uscente».

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