Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La moglie del grillino e la corte del Cav. Il Gip archivia
Gli occhi grigi, la chioma fluente, le labbra che sembrano disegnate. La ragazza di 23 anni che ha fatto innamorare il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Jacopo Berti si chiama Lavinia Palombini, romana, figlia di una famiglia di imprenditori. Bella lei, bello lui, il loro matrimonio a Cortina la scorsa estate non è passato inosservato. Non è il destino di Lavinia, quello dell’invisibilità: l’aveva notata il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi quando lei era una giovane attivista di Forza Italia. E di lei si erano occupati giornali e siti di gossip a febbraio dello scorso anno etichettandola come la nuova passione del Cavaliere. Lei ha sempre smentito e attraverso il suo avvocato Perla Petrillo ha pure dato battaglia a Il Fatto Quotidiano che aveva raccontato come Berlusconi l’avesse pure corteggiata in maniera serrata: il gip di Milano ha archiviato e dato ragione al quotidiano. Che come fonte ha i verbali degli interrogatori dei fratelli Zappacosta, ex compagni di scuola di Lavinia che avevano vissuto un momento di notorietà nel 2014 come delfini di Daniela Santanché e fondatori del movimento Azzurra Libertà. Luca Zappacosta aveva raccontato di una corte serrata, sfacciata, al limite della molestia. Lei ha sempre negato, ha chiesto al Gip di essere sentita insieme a Berlusconi, a Vittorio Sgarbi, ad Antonio Tajani. Il Gip ha deciso di archiviare: niente sfilata di testimoni, il giornale ha esercitato il diritto di cronaca. Ieri l’avvocato di Berlusconi e parlamentare padovano Nicolò Ghedini ha ribadito: «Ricostruzione inveritiera, più volte smentita dalla Palombini». Lavinia e Jacopo hanno preferito non commentare.(mo.zi.)