Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Commando di rapinatori alla «Dainese» Fucile e pistola spianati in faccia al titolare

- A. Pist.

Un Daspo urbano a una ragazza, due arresti, cinque denunce, droga recuperata e diverse espulsioni do immigrati clandestin­i. Maxi-retata delle forze dell’ordine martedì scorso dal pomeriggio a tarda notte in zona stazione ferroviari­a, in una serie di controlli voluti dal questore di Padova, Paolo Fassari. Reparti della polizia, con carabinier­i e Municipale, hanno passato al setaccio l’area del boulevard e quella verso l’Arcella. Circa sette ore di controlli che hanno permesso di circondare l’area e controllar­e anche i bar. Durante le operazioni identifica­te 172 persone. Tra queste, una 24enne di origine romena, è stata raggiunta dal Daspo urbano emesso dal Prefetto. La giovane era già stata fermata due volte nei pressi dello scalo ferroviari­o. Il 9 settembre aveva ricevuto una sanzione da 100 euro perché inottemper­ante al decreto Minniti mentre era impegnata a fare la questua e identico provvedime­nto l’aveva colpita lo scorso 8 novembre. Al terzo controllo per lei è scattato il Daspo: per sei mesi non potrà sostare nei pressi di tutta l’area della stazione, salvo in caso di fruizione dei treni e se è già in possesso del biglietto. Durante i controlli arrestate due persone: un tunisino 43enne sorpreso a rubare una bicicletta a cui è stata contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale e un 40enne marocchino già gravato da un ordine di carcerazio­ne. Altri 12 stranieri portati in Questura: per loro la denuncia e sono stati espulsi, sei sono stati accompagna­ti al Cpt di Torino. Denunciato poi per ubriachezz­a molesta un 39enne italiano e un egiziano trovato con addosso 20 grammi di hashish. Il cane Kamikaze, infine, ha fiutato 60 grammi di marijuana sotto un cassonetto. (A.Pist.)

I due malviventi sono entrati in azione poco dopo l’imbrunire, armarti di fucile e pistola e hanno rapinato il titolare della «Dainese Srl».

Attimi di terrore poco dopo le 17 di ieri in via Chiusa a Sant’Angelo di Piove dove un commando ha fatto irruzione nella ditta di Moreno Dainese, 62enne del posto, che commercia in rottami ferrosi, rapinandol­o della valigetta che aveva

I motivi Giovane romena già denunciata due volte

con sé contenente circa duemila euro e alcuni documenti. I due rapinatori che hanno puntato le armi in faccia al titolare, facendosi consegnare il denaro, sono entrati in azione a volto coperto da un passamonta­gna ed erano attesi all’esterno da un complice.

In quel momento nell’azienda c’erano alcuni impiegati e due clienti. Il titolare ha subito consegnato la valigetta e il suo contenuto ai malviventi che, in breve tempo, sono fuggiti a bordo di una macchina, con tutta probabilit­à una Fiat «Punto» verde, guidata dal complice. I tre hanno fatto perdere le tracce scappando nelle vie limitrofe.

Sul posto i carabinier­i che hanno raccolto le testimonia­nze dei presenti, tutti sotto choc. Secondo la ricostruzi­one a compiere la rapina sarebbe stato un commando di italiani, che parlavano la lingua in maniera fluente e senza particolar­i inflession­i. Durante gli attimi concitati non hanno mai perso la calma, ribadendo più volte al titolare che non era loro intenzione fare del male e che volevano solo i soldi.

I militari stanno tentando di capire se si stratta della stessa banda che, negli ultimi tempi, ha operato con identica modalità in alcune aziende del Veneziano. La «Dainese Srl» non è nuova a episodi simili e altre due volte aveva subito però solo tentativi di rapina: nel 1996 cinque banditi non riuscirono a portare a termine il colpo e uno di loro rimase ferito e anche nel 2014 i rapinatori non presero niente.

Il bottino Portata via una valigetta con 2.000 euro e documenti

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