Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cimitero, lavori alla Arcobaleno Il Comune: «Così risparmiamo»
L’opposizione: «Pronti a inviare le delibere alla Corte dei Conti»
Essere seppelliti nel cimitero principale del capoluogo, quello di via Oroboni, costerà 3300 euro, quasi mille in più rispetto ai costi attuali e in linea, ancora per poco, con la media dei Comuni polesani nei cui cimiteri il costo di un loculo è di circa 2500 euro.
Una situazione paradossale generata dall’ennesimo project financing che vede coinvolto il Comune di Rovigo. Il project per i lavori di ampliamento del cimitero del capoluogo risale al 2004. Ad oggi è stato realizzato solo il primo di tre stralci, motivo per il quale è in corso un contenzioso per il quale il Comune avrebbe dovuto pagare ad «Arcobaleno» società partecipata di cui è indirettamente proprietario, una penale di 2,4 milioni di euro. Ma non sarà così perché la maggioranza del sindaco Massimo Bergamin in consiglio comunale ha dato l’ok. E i motivi li spiega nel dettaglio l’assessore ai lavori pubblici Gianni Saccardin: «Non è stata una scelta facile. Abbiamo fatto quella che poteva arrecare meno danno. Oltre ai 2,4 milioni di penale ad Arcobaleno, se avessimo proseguito con la causa, avremmo avuto anche 1milione e 650mila euro da versare ai creditori». Scelta fatta sulla base di dati precisi e raccolti in 6 anni sull’andamento delle sepolture al cimitero di via Oroboni. «Dal 2011 al 2016 la media è stata di 233 sepolture, 181 tumulazioni e 52 inumazioni. È evidente che c’è una richiesta elevata del servizio», spiega ancora Saccardin.
I lavori al cimitero di viale Oroboni inizieranno pare a giugno. L’ampliamento prevede la costruzione di 1435 loculi, 160 cappelle private, 48 tombe di famiglia, 176 tombe a terra, 614 ossari e una sala di commiato per i funerali laici.
Antonio Rossini consigliere di Fare! ed espressione della minoranza è contrario alla scelta: «Mi auguro che la maggioranza ritenga non sufficienti i 16 voti favorevoli per la validità della delibera e si faccia forza di questo per contrattare con la società Arcobaleno condizioni contrattuali migliori». Anche Nadia Romeo capogruppo del Pd e Francesco Gennaro consigliere del Movimento 5 Stelle si dicono pronti «a impugnare la delibera e ad inviarla alla Corte dei Conti, poiché una simile decisione è stata presa nonostante il parere iniziale negativo del funzionario comunale».
E i numeri sono importanti anche sul fronte della tenuta della maggioranza di Bergamin. «Il sindaco è sempre più in difficoltà. I soldi agli indigenti non sono arrivati per causa sua e non dell’opposizione. Poteva infatti inserire i 47mila euro in una delibera a parte nel bilancio previsionale e ha preferito invece crearne una complessiva che manca di trasparenza, per questo non votata da noi», attacca Romeo unitamente a Gennaro. Il consigliere grillino ha posto l’accento anche sul fatto, non casuale, che nell’ultimo periodo i consigli comunali vengano convocati ad orari tardi in seconda convocazione «perché è evidente che Bergamin non ha più i numeri della sua maggioranza», conclude Gennaro.
Il progetto I lavori al cimitero inizieranno forse a giugno