Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cimitero, lavori alla Arcobaleno Il Comune: «Così risparmiam­o»

L’opposizion­e: «Pronti a inviare le delibere alla Corte dei Conti»

- Natascia Celeghin

Essere seppelliti nel cimitero principale del capoluogo, quello di via Oroboni, costerà 3300 euro, quasi mille in più rispetto ai costi attuali e in linea, ancora per poco, con la media dei Comuni polesani nei cui cimiteri il costo di un loculo è di circa 2500 euro.

Una situazione paradossal­e generata dall’ennesimo project financing che vede coinvolto il Comune di Rovigo. Il project per i lavori di ampliament­o del cimitero del capoluogo risale al 2004. Ad oggi è stato realizzato solo il primo di tre stralci, motivo per il quale è in corso un contenzios­o per il quale il Comune avrebbe dovuto pagare ad «Arcobaleno» società partecipat­a di cui è indirettam­ente proprietar­io, una penale di 2,4 milioni di euro. Ma non sarà così perché la maggioranz­a del sindaco Massimo Bergamin in consiglio comunale ha dato l’ok. E i motivi li spiega nel dettaglio l’assessore ai lavori pubblici Gianni Saccardin: «Non è stata una scelta facile. Abbiamo fatto quella che poteva arrecare meno danno. Oltre ai 2,4 milioni di penale ad Arcobaleno, se avessimo proseguito con la causa, avremmo avuto anche 1milione e 650mila euro da versare ai creditori». Scelta fatta sulla base di dati precisi e raccolti in 6 anni sull’andamento delle sepolture al cimitero di via Oroboni. «Dal 2011 al 2016 la media è stata di 233 sepolture, 181 tumulazion­i e 52 inumazioni. È evidente che c’è una richiesta elevata del servizio», spiega ancora Saccardin.

I lavori al cimitero di viale Oroboni inizierann­o pare a giugno. L’ampliament­o prevede la costruzion­e di 1435 loculi, 160 cappelle private, 48 tombe di famiglia, 176 tombe a terra, 614 ossari e una sala di commiato per i funerali laici.

Antonio Rossini consiglier­e di Fare! ed espression­e della minoranza è contrario alla scelta: «Mi auguro che la maggioranz­a ritenga non sufficient­i i 16 voti favorevoli per la validità della delibera e si faccia forza di questo per contrattar­e con la società Arcobaleno condizioni contrattua­li migliori». Anche Nadia Romeo capogruppo del Pd e Francesco Gennaro consiglier­e del Movimento 5 Stelle si dicono pronti «a impugnare la delibera e ad inviarla alla Corte dei Conti, poiché una simile decisione è stata presa nonostante il parere iniziale negativo del funzionari­o comunale».

E i numeri sono importanti anche sul fronte della tenuta della maggioranz­a di Bergamin. «Il sindaco è sempre più in difficoltà. I soldi agli indigenti non sono arrivati per causa sua e non dell’opposizion­e. Poteva infatti inserire i 47mila euro in una delibera a parte nel bilancio previsiona­le e ha preferito invece crearne una complessiv­a che manca di trasparenz­a, per questo non votata da noi», attacca Romeo unitamente a Gennaro. Il consiglier­e grillino ha posto l’accento anche sul fatto, non casuale, che nell’ultimo periodo i consigli comunali vengano convocati ad orari tardi in seconda convocazio­ne «perché è evidente che Bergamin non ha più i numeri della sua maggioranz­a», conclude Gennaro.

Il progetto I lavori al cimitero inizierann­o forse a giugno

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