Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Venete, scatta la fusione informatica In 3.400 al lavoro nel weekend
Filiali ex popolari chiuse oggi alle 12.30. Intesa attrezza la War Room
Ex popolari in Intesa, scatta il weekend più lungo. A cinque mesi dal decreto di liquidazione, arriva la vera fusione che porterà le filiali ex Popolare Vicenza e Veneto Banca in Intesa Sanpaolo. Perché scatta oggi, con la chiusura anticipata delle agenzie alle 12.30, il fine settimana più caldo, con la migrazione informatica in Intesa, che porterà le filiali delle due banche liquidate ad operare sui programmi della capogruppo. Passaggio non da poco, tra l’altro anticipato di tre mesi, visto che da «traslocare» ci sono oltre 1,4 milioni di conti correnti con i relativi Iban (840 mila di Bpvi, 580 mila di Veneto Banca) e la loro operatività, dai depositi ai prestiti.
L’operazione, chiamata Progetto Vivaldi, ha avuto il primo prologo ieri pomeriggio dalle 14, quando è iniziato il periodo, fino alle 21 di domani sera, in cui i terminali Bancomat delle due ex popolari funzioneranno a singhiozzo, con interruzioni di servizio per gli aggiornamenti informatici (regolare invece il servizio sui terminali della rete Intesa-Cariveneto); da domani sera in avanti riprenderà l’operatività, ma a quel punto solo con la funzione di prelievo limitata a 250 euro. Le vecchie tessere Bancomat, legate ai codici delle due ex banche, rimarranno valide fino al 31 marzo 2018, ma anche qui con prelievi limitati a 250 euro; ma già da lunedì sarà possibile per i clienti chiedere le nuove.
In più, come specificato nella lettera inviata a metà novembre ai clienti direttamente a firma dell’amministratore delegato Carlo Messina, gli addebiti domiciliati (come bollette, Telepass e Viacard) come gli accrediti (ad iniziare da stipendi e pensioni) con i vecchi codici saranno reindirizzati in automatico sui nuovi. E si potranno usare ancora i vecchi libretti di assegni già iniziati. Chiarimenti che non hanno evitato comunque gli ultimi giorni con filiali piene di clienti a chiedere informazioni. Infine i clienti potranno decidere entro il 28 febbraio di cambiare banca, facendo valere il diritto di recesso dal conto.
Il grosso del lavoro di migrazione informatica prenderà il via oggi, quando le filiali chiuderanno alle 12.30, per avviare l’aggiornamento informatico necessario a riaprire lunedì con i computer che girano sui programmi di Intesa. E dietro alle serrande abbassate inizieranno quattro giorni di super-lavoro. In un crescendo mano a mano che ci si avvicina alla riapertura di lunedì, saranno 3.100 le persone al lavoro sabato e 3.400 domenica: 1.050 saranno i dipendenti nelle filali ex Bpvi e 750 in quelle di Veneto Banca, di cui complessivamente mille in Triveneto. Con loro ci sarà una task force di 1.653 «affiancatori», dipendenti di Intesa che da sabato saranno dislocati per un mese nelle filiali ex venete ad aiutare i colleghi alle prese coi nuovi sistemi. La divisione dei compiti è stata definita nei minimi particolari: 1.088 «affiancatori», con altri 365 a coprire le emergenze, saranno nelle agenzie, avendo sopra di loro 180 coordinatori che si interfacceranno, un gradino sopra, con 20 team leader.
Saranno questi ultimi i terminali che riporteranno la situazione alla sala operativa che dirigerà le operazioni, chiamata con un nome che rimanda subito alla delicatezza della situazione, pur se le migrazioni-test condotte il 25 novembre su due filiali ciascuna delle due ex popolari sono andate bene - War Room. Basata sul centro informatico di Moncalieri, in Piemonte, la War Room avrà presidi locali anche nelle ex sedi centrali di Bpvi e Veneto Banca, in via Battaglione Framarin a Vicenza e a Montebelluna. Ultimo elemento, la chiusura delle filiali già in questo weekend: 118 in tutto, ma solo 26 in Triveneto, il grosso delle quali, nella nostra regione, in provincia di Venezia, unica area già nella capogruppo Intesa, e non facente capo a Cariveneto. Che avrebbe posto il problema ulteriore, per le filiali che resteranno in vita, di lavorare anche su una cessione di ramo d’azienda.