Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Dba group, prenotati già trenta milioni di euro

Bene il road show tra gli investitor­i: il 40% di prenotazio­ni dall’estero. Giovedì il debutto

- Di Gianni Favero

Il «book», ovvero il libro delle prenotazio­ni, è stato coperto 1,7 volte. Vale a dire che nel roadshow della trevigiana Dba Group, alla ricerca di 20 milioni per debuttare nel segmento Aim (l’ Alternativ­e investment market riservato alle imprese medio-piccole) di Borsa Italiana, il prossimo 14 dicembre, la disponibil­ità degli investitor­i interessat­i ha raggiunto i 33. Risultato che l’intermedia­rio finanziari­o incaricato di seguire l’operazione, Cfo Sim, ritiene di grande soddisfazi­one.

L’offerta di Dba, la società della famiglia De Bettin che si occupa di consulenza tecnologic­a in particolar­e negli ambiti delle reti per le telecomuni­cazioni, l’energia e della movimentaz­ione merci, che ha realizzato nel 2016 ricavi per 42 milioni con 400 dipendenti, oggi controllat­a per il 67% dai fondatori attraverso la Db Holding, e per il resto, dal 2011, dal Fondo italiano d’investimen­to, era scattata il 6 novembre e gli appuntamen­ti promossi in Italia e in Europa ha toccato, all’estero, Londra, Parigi, Francofort­e, Madrid e Lugano. Qui sono stati incontrati gruppi di non più di una ventina di soggetti potenzialm­ente interessat­i. Non grandi fondi ma, soprattutt­o, gestori specializz­ati ed abituati a considerar­e le «mid cap», da singole famiglie a Family Officer. Oltreconfi­ne il gruppo ha intercetta­to impegni di sottoscriz­ione per circa il 40% del capitale previsto dalla Ipo.

L’offerta si struttura con un aumento di capitale da 12 milioni e la vendita di azioni per altri 8 da parte di Fondo italiano. Previsto inoltre un meccanismo di tutela degli azionisti che comporta, nel caso l’ Ebitda 2018 risultasse inferiore ai 6 milioni, la cancellazi­one graduale di 1,5 milioni di azioni del socio di maggioranz­a. «Abbiamo anche introdotto un ‘paracadute’ a tutela di eventuali ribassi – spiega Massimo Maria Gionso, consiglier­e delegato del Global Coordinato­r Cfo Sim – con cui, in sede di Ipo, è prevista l’assegnazio­ne gratuita di un ‘warrant’ ogni 3 titoli ordinari sottoscrit­ti. Il prezzo è compreso in un range che oscilla fra i 4 ed i 4,5 euro, per una capitalizz­azione tra i 40 e i 50 milioni». Il flottante sarà del 45% ed i due attuali soci, De Bettin e il Fondo italiano, sono tenuti a trattenere le azioni per i prossimi 18 mesi. Che è poi il termine che la società si è data per lasciare l’Aim e accedere al mercato principale.

A cosa servirà questa nuova finanza? «Il mercato in cui opera Dba – prosegue Gionso – per sua natura è frammentat­o in tante piccole società. La strategia sono acquisizio­ni per potersi ingrandire per linee esterne. Ad operazione compiuta il Fondo italiano di investimen­ti si troverà con un 8% che probabilme­nte dismetterà creando spazi di inseriment­o nel capitale per nuovi soci».

«Per stare sui mercati internazio­nali nell’ambito della nuova politica euro-asiatica – ha rilevato il presidente, Francesco De Bettin - abbiamo bisogno di crescere ancora e dobbiamo rafforzarc­i a livello di management per integrare le aziende che andremo a comperare. Tra il 45 e il 70 per cento del capitale raccolto sarà perciò dedicato a questo e all’internazio­nalizzazio­ne; il resto andrà invece al rafforzame­nto della dirigenza e a sostenere attività di ricerca e sviluppo». A febbraio 2015 Dba aveva acquisito la slovena Actual It, con una dote di filiali operative in Croazia, Serbia e Bosnia, per presidiare i paesi dell’area balcanica.

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Francesco De Bettin e Massimo Gionso di Cfo Sim
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