Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Negozi che chiudono in Corso «Affitti troppo alti e pochi clienti»
L’assessore: abbiamo abbassato l’Imu, se non riducono i canoni non dipende da noi
C’è chi addobba le vetrine per il Natale e chi invece è costretto ad affiggere il cartello «Liquidazione totale per cessata attività» e a svendere la merce rimasta nel proprio punto vendita.
È quello che sta accadendo in pieno centro storico a Rovigo a ben tre attività che si affacciano su Corso del Popolo, viale principale della città. I proprietari del negozio «Annanas» di abbigliamento femminile, di «Fantasia Outlet» che veste i bambini, e poco distante «Sisley», marchio appartenente al gruppo «Benetton» abbasseranno definitivamente le serrande. In pieno clima natalizio sono notizie che non rinvigoriscono né gli animi degli imprenditori costretti a chiudere né degli avventori e dei cittadini che si trovano di fronte all’ennesimo esercizio commerciale vuoto.
«La mia avventura è iniziata quasi sette anni fa quando ho deciso di investire su Rovigo che come città mi aveva affascinataracconta Anna Betto titolare del negozio «Annanas» ma da quando ho aperto sono sempre stati meno, di anno in anno, i clienti che hanno varcato la soglia del mio negozio. Calo drastico soprattutto in questo 2017». Anna, 34 anni, arriva tutti i giorni dalla provincia di Padova percorrendosi 23 chilometri di strada. «Il dato negativo oltre ai pochi clienti è il fatto che ci sono affitti troppo alti. Si pagano gli stessi prezzi di Padova centro, quando sarebbe più adeguato far pagare quote da negozi di provincia» spiega ancora la titolare di «Annanas», negozio che fra circa dieci giorni cesserà la sua attività. E pare che nessun’altro sia pronto a prendere il suo posto.
Lo scorso novembre, all’ombra della Gran Guardia un altro giovane imprenditore, Stefano Polo, ha chiuso la libreria «Calibrì». Una scelta compiuta per motivi personali ma supportata da una sempre minor presenza di clienti. Anche «Sisley», presente da più di un decennio nel capoluogo, con un punto vendita in piazza Vittorio Emanuele II trasferitosi poi in Corso del Popolo, chiuderà definitivamente. Dal gruppo Benetton, società che possiede il marchio, non si è riusciti a sapere se il punto vendita chiuderà per trasferirsi altrove sempre a Rovigo oppure no. Ma il fatto che anche le grandi catene chiudano le serrande non lancia un segnale positivo. «È vero, sappiamo che gli affitti sono alti in città – conferma Luigi Paulon, assessore al Commercio- Il Comune ha già abbassato l’Imu ai proprietari che affittano i locali, ma se poi non vi è nessuna diminuzione dell’affitto purtroppo non dipende da noi». A far sperare per il centro storico è la domanda, mediante bando regionale, fatta da Comune e Confesercenti Rovigo per diventare distretto del commercio. Condizione, questa, che permetterebbe di ottenere in maniera unitaria i fondi per il rilancio dei negozi. «Confesercenti si è mossa a livello nazionale per chiedere l’applicazione della cedolare secca per la registrazione dei contratti di affitto di beni immobili. Per il distretto commerciale sono propositivo e potrà aiutarci a rilanciare il nostro bel centro» conclude Vittorio Ceccato, presidente di Confesercenti Rovigo.
Centro da rilanciare Se la città venisse riconosciuta distretto del commercio si otterrebbero dei fondi