Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il mito della disco Dj set (gratuito) di Giorgio Moroder

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«My name is Giovanni Giorgio, but everybody calls me Giorgio», racconta una voce nel monologo musicato Giorgio by Moroder, omaggio sentito dei Daft Punk nel loro «Random Access Memories». Quel parlato è di Giorgio Moroder, compositor­e e produttore musicali più rivoluzion­ari della musica contempora­nea, che il 22 dicembre sarò in piazza Garibaldi a Padova per un dj set regalato dal Comune al pubblico (ore 21, www.zedlive.com). L’evento, in caso di brutto tempo, sarà spostato alla Kioene Arena di Padova, sempre ad ingresso gratuito. Il fatto che il producer di Ortisei, dopo aver fatto la storia della disco music e dell’elettronic­a, si sia ritirato dall’attività per vent’anni (dal 1992) ha fatto sì che tanti, soprattutt­o tra i più giovani, non conoscano quel nome. Ma tutti lo hanno ascoltato almeno una volta nella vita. Chi infatti non ha mai canticchia­to

Flashdance...what a deeling, del film cult Flashdance (1983) oppure Take my breath away da Top Gun del 1986 (entrambi Oscar come miglior canzone)? Oppure Un’estate italiana del 1990, cantata poi da Edoardo Bennato e Gianna Nannini? Il dj e producer 77enne ha vinto anche un altro Oscar, questa volta come miglior colonna sonora, per Fuga di mezzanotte del 1978. Moroder ha sempre cercato, e spesso trovato, la musica del futuro. Capacità che gli ha permesso, dalla fine degli anni Sessanta ad oggi, di vendere, più di cento milioni di dischi nel mondo.

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Avvistati Giorgio Moroder, uno dei maggiori produttori e compositor­i A destra, il Condominiu­m di Luca Barberini, in mostra alla galleria Cittadella­rte a Venezia

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