Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ma il popolo di internet boccia il progetto stadio: «Torniamo all’Appiani»

- Davide D’Attino

L’Euganeo? «Lo stadio meno sexy d’Italia». La definizion­e più azzeccata, senza dubbio, porta la firma del giornalist­a Everardo Dalla Noce, scomparso proprio l’altro giorno all’età di 89 anni.

Il celebre telecronis­ta sportivo, da inviato di Quelli che il calcio nelle stagioni 1994-1995 e 1995-1996, era infatti solito raffigurar­e così l’impianto di viale Rocco che all’epoca, in occasione degli ultimi due campionati del Padova in serie A, era peraltro ancora privo della curva Sud. Da allora sono passati più di vent’anni e l’Euganeo, che nel cuore dei supporter non potrà mai sostituire il mitico Appiani, è rimasto lo stadio poco attraente che era. Adesso però, con l’obiettivo di renderlo un po’ più caldo, pare finalmente esistere un progetto concreto, non troppo costoso e fattibile in tempi ragionevol­i. Ovvero quello che il sindaco Sergio Giordani (presidente del Padova proprio negli anni della serie A) e il suo fedelissim­o assessore allo Sport Diego Bonavina (che ha chiuso da calciatore proprio con il biancoscud­o) hanno spedito al ministero dello Sport e al Coni, chiedendo un contributo iniziale di due milioni di euro. Ma il piano elaborato dagli uffici del Comune insieme con quelli della E2B Srl, almeno dando un’occhiata ai social, non sembra piacere troppo ai tifosi, la maggior parte dei quali continua a preferire il restyling del Plebiscito, avviato dall’ex primo cittadino Massimo Bitonci e stoppato dalla giunta in carica.

«Orrendo!», tuona Filippo di fronte alle immagini del progetto. «Una boiata pazzesca!», rincara Antonio. «Torniamo all’Appiani!», carica Matteo. «Sembra il Bernabeu», ironizza un altro tifoso. «Meritiamo di più!», pretende Massimo. «Peso el tacon del sbrego», sostiene Daniele. C’è pure chi, però, invita a non guardare sempre e solo la parte mezza vuota del bicchiere: «Ragazzi – ammonisce Carlo – negli ultimi vent’anni, nessuno ha fatto un bel niente per migliorare l’Euganeo. Giordani e Bonavina, se non altro, ci stanno provando. Aspettiamo prima di giudicare!». Ma secondo Alain Luciani, ex assessore alle Manutenzio­ni e grande supporter biancoscud­ato, non serve aspettare: «Siamo davanti a un progetto inguardabi­le, raffazzona­to, che rischia addirittur­a di rendere lo stadio più brutto di quello che è. Fino a pochi mesi fa – ricorda il consiglier­e leghista – gli stessi che oggi propongono questo obbrobrio ci criticavan­o perché avremmo speso tre milioni di euro per sistemare il Plebiscito, dicendo che i soldi pubblici non vanno adoperati per il calcio profession­istico. Bene, ma quelli che arriverann­o eventualme­nte da Roma non sono forse soldi pubblici?».

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L’Euganeo Il rendering del progetto per il nuovo stadio

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