Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Consoli e Bankitalia oggi l’audizione Fusione Bpvi-Etruria Bufera sulla Boschi
Il presidente Consob: «Il ministro preoccupata dall’ipotesi della fusione». Altre mille parti civili contro Zonin
Il ministro Boschi espresse «preoccupazione» all’ipotesi che Etruria venisse incorporata dalla Popolare di Vicenza. Lo ha detto ieri in Commissione il presidente della Consob Giuseppe Vegas. E mentre salgono a 5mila le parti civili contro Bpvi, a Roma oggi verrà audito l’ex Ad di Veneto Banca, Vincenzo Consoli.
Su Banca Etruria «ho avuto modo di parlare della questione con l’allora ministro Boschi», che espresse «un quadro di preoccupazione perché a suo avviso c’era la possibilità che Etruria venisse incorporata dalla Popolare di Vicenza e questo era di nocumento per la principale industria di Arezzo che è l’oro».
Lo ha detto ieri il presidente della Consob Giuseppe Vegas, in audizione alla commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, ricostruendo così il clima politico che si era creato, nel 2014, intorno al tentativo dell’ex presidente Bpvi, Gianni Zonin, di acquisire l’istituto di credito aretino. «Io le risposi che Consob non era competente» sulle scelte di aggregazione delle banche, ha aggiunto Vegas, prima di precisare che in quella occasione fu la ministra «che chiese di vedermi e venne a Milano». L’incontro avvenne nell’aprile di tre anni fa - «non ricordo il giorno esatto» - ma comunque poche settimane prima del comunicato del 29 maggio, con il quale Bpvi annunciava l’Opa da 212 milioni per Banca Etruria che poi, come ha ricordato Zonin nell’audizione di mercoledì, si concluse con un nulla di fatto.
Vergas ha comunque precisato che durante l’incontro «non c’è stata pressione ma solo l’esposizione di un fatto». Resta da capire perché Maria Elena Boschi - all’epoca ministro per le riforme costituzionali del governo Renzi avesse sentito il bisogno di incontrare i vertici della Consob per esprimere le sue preoccupazioni in merito a un’operazione che riguardava Vicenza ed Etruria, banca di cui suo padre sarebbe diventato vicepresidente. A stretto giro la replica della stessa Boschi: «Ho incontrato più volte il presidente della Consob in varie sedi, come ho incontrato altri rappresentanti istituzionali: mai e poi mai ho fatto pressioni. Mai».
Inevitabili le polemiche, mentre la Commissione parlamentare continua con le audizioni. Dopo quella di Zonin, alle 18 di oggi tocca a Vincenzo Consoli, l’ex amministratore delegato di Veneto Banca che ai pm di Roma aveva raccontato delle pressioni ricevute da Bankitalia perché l’istituto si lasciasse inglobare da PopVicenza. «Risponderà alle domande dei commissari assicura il suo difensore, Alessandro Moscatelli - nel rispetto però dell’inchiesta penale in corso nella capitale. È sereno: in questi mesi la sua ricostruzione si è sempre mantenuta coerente».
Tornando al fronte Bpvi, ieri in tribunale a Vicenza è ripartita l’udienza preliminare. Dopo la bonifica dell’aula al piano interrato operata dal labrador Maverick e dagli artificieri della polizia, è continuata la raccolta delle richieste di costituzione di parte civile. Un altro migliaio, che si aggiungono alle 3.382 di martedì. A rappresentare i risparmiatori, ieri c’era una settantina di avvocati, alcuni giunti perfino da Napoli e Palermo. I commenti erano tutti relativi all’audizione dell’ex presidente, che alla commissione parlamentare ha ricordato che anche lui e la sua famiglia hanno perso dei soldi. «Ditelo ai miei clienti, che dopo una vita di lavoro a fare le formichine ora non hanno nemmeno i soldi per curarsi e sono costretti a lavorare ancora anche se già in pensione: è una beffa, una presa in giro» è sbottato un legale. La maggioranza dei suoi colleghi si limita a dire che «quella di Zonin è solo una strategia difensiva». Ma alcuni hanno gli occhi lucidi parlando dei propri assistiti, delle condizioni di precarietà che sono «costretti a subire» dopo aver visto dissolversi i risparmi di una vita. «Hanno perso tutto quello che avevano, ogni sicurezza, la loro vita è stravolta» spiega l’avvocato Anna Zanini.
Si prosegue oggi, quando si conoscerà il numero complessivo di coloro che intendono costituirsi parte civile. Giovedì il giudice Roberto Venditti calendarizzerà le prossime udienze.