Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Caffè e biscotti: il cannabis-store

È il primo negozio in Veneto. «Ora a Venezia»

- Di Gian Maria Collicelli

Non chiamatelo coffee shop anche se ricorda tanto quelli olandesi. Apre nel capoluogo berico il primo «store-coffee» in cui si vendono prodotti a base di cannabis depotenzia­ta, dal lecca-lecca al caffè.

I titolari lo definiscon­o «store-coffee» ma non chiamarlo «coffee-shop» sarà dura. Perché in fondo si tratta proprio di questo: la copia italiana - e del tutto legale - dei celebri negozi di Amsterdam e dove (in Olanda) si possono comprare sostanze come cannabis e hashish. Pure il nome del locale rimanda alla capitale olandese: «Cannabis store Amsterdam».

Sia chiaro: non sarà in vendita nessuna droga, bensì prodotti alimentari - e non solo - a base di cannabis depotenzia­ta, cioè con valori infinitesi­mali delle sostanze psicotrope della foglia.

Benvenuti nel primo negozio di prodotti alla cannabis del Veneto.

Il locale apre i battenti oggi a Vicenza, nel capoluogo che in materia di cannabis conserva già un altro record: la città del Palladio fu la prima in Italia a inaugurare la vendita di cannabis per uso terapeutic­o in una farmacia del quartiere di Campedello, lo scorso gennaio. Ora rimane nel settore ma cambia registro: nel negozio «Cannabis store Amsterdam» si possono trovare infatti molti prodotti ma non medicinali. Pareti tappezzate con i disegni di foglie di cannabis, il punto di forza è l’alimentare: si vendono biscotti all’hashish, lecca-lecca, bomboloni, caffè alla cannabis, pure muffins e cioccolato alla canapa. Poi c’è tutto il settore non alimentare, con magliette, tazze, felpe e si va pure oltre, arrivando fino ai semi e alle vere e proprie foglie, la cosiddetta «marijuana light»: «Noi la vendiamo sotto forma di erba e come souvenir - spiega il responsabi­le commercial­e della catena Giovanni Bianco - perché abbiamo la licenza per venderla così. Anche sulla confezione c’è scritto che non si può fumare. Poi, ovvio, il consumator­e a casa sua fa quel che gli pare». La domanda inevitabil­e: è tutto legale? «Sì - precisa Bianco - perché i nostri prodotti rimangono sotto la soglia di legge prevista per le sostanze psicotrope della cannabis (il tetraidroc­annabinolo o Thc, inferiore allo 0,6 per cento, ndr), mentre sono presenti i principi attivi benefici» come il cannabidio­lo o Cbd. L’escamotage è reso possibile dai nuovi prodotti che hanno fatto ingresso in Italia quest’anno e che rispettano i limiti di legge, presentati alla Fiera della canapa di Bologna. E dunque il giro d’affari cresce in modo esponenzia­le: quello di Vicenza è il 34esimo negozio in franchisin­g aperto in Italia dalla catena olandese nel giro di sei mesi dal primo, inaugurato a Napoli. «Per fine anno contiamo di raggiunger­e i 44 locali - aggiunge Bianco - e a gennaio apriremo anche a Venezia», in località San Polo. Piccolo scherzo del destino: via Gorizia, dove ha sede il negozio a Vicenza, è una delle strade più di frequente al centro della cronaca per motivi di spaccio e micro-criminalit­à, tanto che qui si trova pure la prima telecamera ad alta definizion­e voluta dal Comune. Ma il titolare del nuovo locale, Cristian Cecchinato, è preparato: «Mi nutrirò di tutte le critiche che dovessero arrivare - dichiara - anche perché se di una cosa la gente parla significa che interessa, e questo porta mercato e affari. Dunque ben vengano». In realtà, la scelta di aprire un locale con la griffe della cannabis in quella zona è dovuta a cause ben precise: «È una delle poche aree pedonali del centro dove i canoni di affitto sono abbordabil­i - dice il titolare ma non avrei comunque aperto in piazza dei Signori: di certo, lì non c’è la clientela giusta...».

Il titolare Ben vengano anche le critiche, sono indice di interesse

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(foto Op Brand) Olandesi Il riferiment­o ai coffee shop olandesi è dichiarato: si propone lo stesso format ma «light». Nella foto il titolare Christian Cecchinato e la moglie Valentina Pala

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