Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ospedale, Giordani: «Pronto a firmare»
Battute finali per l’accordo su Padova est, il patto sarà sottoscritto alla Vigilia
La vicenda del nuovo ospedale di Padova è alle battute finali. Ieri il sindaco Sergio Giordani si è detto «pronto a firmare l’accordo con la Regione entro la fine della prossima settimana». L’obiettivo è quello di portare a casa la soluzione del doppio polo ospedaliero: un nuovo policlinico universitario regionale a Padova est (come prevedeva l’accordo tra la Regione e il precedente sindaco Massimo Bitonci) e una soluzione per il Giustinianeo e il Parco delle Mura.
L’accordo era nell’aria da qualche giorno. E nell’aria è destinato a restarci ancora un po’ anche se le cose sono ormai fatte. La vicenda del nuovo ospedale di Padova, una specie di oggetto volante non identificato che a tutt’oggi ha all’attivo più riunioni e tavoli istituzionali che mattoni, dovrebbe essere giunta alle battute finali.
Dopo lo stop al progetto di Padova est voluto dall’ex sindaco Massimo Bitonci arriva finalmente il via libera al progetto di Padova est accettato dal primo cittadino Sergio Giordani. Differenze? Nessuna per quanto riguarda l’area individuata dall'allora titolare di Palazzo Moroni e nessuna per quanto concerne il progetto del policlinico universitario. Il polo sanitario regionale nascerà come previsto ormai due anni fa nella zona dell’Ikea alle spalle del Net Center e della Kioene Arena e sarà una struttura di avanguardia sul fronte della ricerca e delle cure sanitarie per pazienti provenienti da tutto il Veneto e da fuori regione. Una differenza con l’amministrazione leghista però c’è e, a sentire Giordani e il suo vice Arturo Lorenzoni, non è cosa da poco. Il tempo perso in questi mesi di tiramolla tra l’amministrazione comunale e la Regione è servito al sindaco per ammorbidire la parte più ostile a Padova est della sua compagine politica (leggi la sinistra di Coalizione civica) e per ottenere «importanti rassicurazioni» sul futuro dell’area del Giustinianeo.
Se già dai tempi di Bitonci era previsto che nella zona dell’attuale
Il sindaco È tempo di decidere e non esiteremo ad assumerci le nostre responsabilità nei confronti della città. Annuncio quindi che entro la settimana prossima sono pronto a siglare il patto che segnerà finalmente l’avvio del rilancio della sanità pubblica padovana e delle sue eccellenze
ospedale restasse un presidio sanitario, Giordani è riuscito a convincere la Regione a finanziare un progetto più ambizioso di doppio polo sanitario. Terminata la realizzazione del nuovo policlinico universitario che verrà pagato interamente dalla Regione (che sta pensando a un prestito dell’Inail ma non esclude anche altre forme di finanziamento per racimolare i 600 milioni che serviranno per realizzare l’opera), si procederà alla ristrutturazione di alcuni padiglioni dell’attuale nosocomio per realizzare un ospedale di prossimità da 900 posti letto e dotato di pronto soccorso.
Negli edifici completamente ristrutturati verranno potenziati lo Iov e il Sant’Antonio. In questa operazione anche l’università farà la sua parte accollandosi i costi di abbattimento delle palazzine fatiscenti e con la riconversione in aule universitarie di quelle che si possono salvare nell’ambito di una riqualificazione urbana della zona.
Non solo. La Regione finanzierà l’operazione «vecchio ospedale» con una cifra compresa tra i 200 e i 250 milioni di euro e si accollerà anche i costi di realizzazione del fantomatico Parco delle Mura che, finalmente libero dei vecchi padiglioni, potrà fare da polmone verde al centro di Padova. Insomma, l’estenuante trattativa di questi mesi - iniziata a muso duro con il niet a Padova est figlio della campagna elettorale del centrosinistra, ripartita con la richiesta di 50 milioni di euro per le aree del Comune di San Lazzaro e approdata alla soluzione dell’odierno doppio polo ospedaliero - può considerarsi finita. Anche se la data della firma non è ancora stata messa nero su bianco (il tavolo, o almeno un tavolino formale di presentazione, dovrebbe essere convocato dal governatore Luca Zaia nei prossimi giorni a ridosso della vigilia di Natale) Giordani ieri ha dato il via libera che mancava. «Sarebbe imperdonabile far passare nuovamente due anni e mezzo senza produrre decisioni vere e fatti conseguenti come è accaduto l’ultima volta - ha sentenziato il sindaco -. Con i consiglieri, la giunta e il vicesindaco ci siamo battuti per quelli che riteniamo essere gli interessi di Padova e dei padovani: annuncio quindi che entro la settimana prossima, con la disponibilità e la buona volontà di tutti gli attori coinvolti, sono pronto a siglare il patto che segnerà finalmente l’avvio del rilancio della sanità pubblica padovana e delle sue eccellenze». I passaggi in consiglio comunale e tutto quel che consegue saranno poco più che formalità: almeno sulla carta, da Natale, Padova avrà due poli ospedalieri da 900 posti ciascuno. Sempre che i soldi ci siano e che non nascano complicazioni edilizie capaci di ricordarci che siamo pur sempre in Italia.