Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Citta, la corsa riparte da Brescia

Al Rigamonti per restare tra le big. Venturato: «A noi ora serve la continuità»

- D. C.

Comunque sia andata, è stato un successo. Il Cittadella esce con onore dagli ottavi di Coppa Italia, inchinando­si alla superiorit­à della Lazio e lo fa senza rimpianti dopo una partita gagliarda e in cui ognuno dei protagonis­ti ha dato il massimo.

Le frequenze di «Radio Granata» sono già sintonizza­te sul campionato e oggi a Brescia (calcio d’inizio ore 15) si cercherà di ripartire. Lo striscione sugli spalti «Dai campi de bisi ai Campi Elisi» esposto dai quattrocen­to tifosi granata accorsi allo stadio Olimpico ha raccolto consensi in serie, la squadra è uscita a testa alta. Insomma, sconfitta sì, ma nessun dramma. Fermo restando che negli annali rimarranno le due vittorie esterne contro Bologna e Spal, due avversarie della massima serie che si sono dovuti arrendere alla scatenata armata di Roberto Venturato. Il Cittadella all’Olimpico ha avuto in Paolo Bartolomei, seguito a Roma da venti tifosi personali fedelissim­i, il protagonis­ta più brillante e capace, al di là dello splendido gol segnato a Strakosha alla fine del primo tempo. E oggi Bartolomei sarà ancora titolare: «Che bella storia questo Cittadella. Sono felicissim­o — ha scritto Bartolomei sul suo profilo Fb —- anche se un po’ di amaro in bocca c’è. E’ stata comunque una grande esperienza che ci farà bene sicurament­e. Adesso ripartiamo con il campionato: avanti Citta!».

Domani a Brescia si torna in campo per il campionato e ci sarà un nuovo robusto turnover all’interno della squadra, con il ritorno di tutti i cosiddetti «titolari»). Via libera, dunque, all’impiego di Litteri, Schenetti, Iori, Pasa, Scaglia, Varnier, Alfonso e Salvi, con il mirino da inquadrare nuovamente con focus campionato. « L’anno scorso cotro il Brescia — ricorda Venturato — abbiamo patito e perso due volte. Hanno cambiato proprietà, sono molto ambiziosi, credo che ci siano tante cose da tenere presente e ci vuole soprattutt­o continuità di risultati. Caracciolo è uno dei giocatori più forti della categoria ma a me ha sorpreso José Machin, cresciuto nella Primavera della Roma, senza dimenticar­e poi Torregross­a. Noi, adesso, rispetto all’anno scorso non siamo cresciuti a sufficienz­a per poter pensare di fare cose straordina­rie».

Ma il Citta, questo è certo, non vuole smettere di correre e di inseguire il sogno.

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Protagonis­ta Dopo il gol alla Lazio, Bartolomei cerca un bis con il Brescia

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