Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Premio Galileo Docenti del Bo contro Colasio
Ancora polemiche sul restyling del Premio Galileo varato la scorsa settimana dall’assessore alla Cultura Andrea Colasio. Qualche giorno fa, dopo aver appreso che il Comune ha ridotto da 150mila a 100mila euro il contributo per l’edizione 2018 del festival letterario per la divulgazione scientifica e che la giuria sarà formata soltanto da cinque professori del Bo, l’ex sindaco Flavio Zanonato (fondatore della manifestazione nel 2007) è partito all’attacco: «Si tratta di un’operazione incomprensibile, di un drastico ridimensionamento e di un’involuzione che azzera l’originaria natura nazionale del Premio». Rilievi, quelli mossi dall’eurodeputato, che ora vengono ribaditi in una lettera aperta indirizzata al primo cittadino Sergio Giordani da numerosi intellettuali del settore, tra cui il giornalista del Corriere della Sera Giovanni Caprara, gli scrittori Giulio Giorello e Piergiorgio Odifreddi e i docenti dell’Università Carlo Giacomo Someda, Franco Bombi, Andrea Pilastro, Giulio Peruzzi, Rodolfo Costa, Luca Illetterati e Ivano Paccagnella. «Ci rammarichiamo della scelta del Comune – si legge nel documento – perché la riteniamo un grave danno per la città e per il nostro Paese. La presunta rivoluzione del festival, infatti, consiste in una sua riduzione a manifestazione locale. Peccato. Il Premio era un fiore all’occhiello del Comune – ricordano Caprara e colleghi – e una delle poche iniziative culturali, continuate nel tempo da amministrazioni di segno politico diverso, che aveva dato a Padova visibilità e prestigio nazionali. Peccato per la città e peccato per l’Italia, che tanto avrebbero bisogno di crescita di cultura scientifica diffusa».