Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Soranzo spinge sul nuovo ospedale «Ora si firmi e Zaia tiri fuori i soldi»

L’appello del presidente della Provincia. «La Fiera? Non è la camera di commercio»

- Davide D’Attino

«Preparatev­i perché ho un po’ di sassolini da togliermi».

Enoch Soranzo, 43 anni, sindaco di Selvazzano e presidente della Provincia, arriva carico alla consueta conferenza stampa prenataliz­ia di Palazzo Santo Stefano. Conferenza che si sarebbe potuta svolgere lontano da piazza Antenore. «Una società milanese (Mediolanum, ndr) ci ha proposto un sacco di soldi per acquistare la nostra storica sede – rivela Soranzo – Ma noi non abbiamo accettato. Così come abbiamo rispedito al mittente le offerte dell’Invimit (fondo immobiliar­e del ministero dell’Economia, ndr) per rilevare la questura di piazzetta Palatucci e la stazione dei Carabinier­i di Prato della Valle che, come sapete, sono di nostra proprietà». Soranzo, con a fianco i colleghi sindaci e amministra­tori provincial­i Fabio Bui di Loreggia e Elisa Venturini di Casalserug­o, è un fiume in piena. E il primo sassolino, manco a dirlo, riguarda il nuovo ospedale.

Presidente, cosa ne pensa di questo lungo stallo sul nuovo ospedale?

«Sarebbe una vergogna se, per l’ennesima volta, agli annunci delle ultime settimane non seguissero fatti concreti. Gli enti pubblici si esprimono con atti. Quindi, con delibere e stanziamen­ti di soldi».

Come Provincia anche voi avete fatto delle proposte (l’area dei Colli) che hanno di fatto rallentato il cammino del nuovo ospedale.

«Come Provincia, dopo aver messo gratuitame­nte a disposizio­ne le nostre aree attorno all’ospedale di via dei Colli proprio per uscire dallo stallo, abbiamo preso atto che si è optato per un’altra soluzione. Benissimo, ora tocca al presidente della Regione Luca Zaia sbloccare la cosa. E spero che lo faccia quanto prima. Altrimenti, ci sentiremmo un po’ presi in giro».

Domani o al massimo lunedì, si dovrebbe firmare l’accordo di programma per dare il via al doppio polo: un ospedale di comunità in via Giustinian­i e un policlinic­o a Padova Est. E’ fiducioso?

«Io sono sempre fiducioso. Ma, ripeto, vorrei che le parole fossero seguite dai fatti». Cosa ne pensa della ricapitali­zzazione di 65 milioni di euro di Fiera Immobiliar­e e della volontà del presidente della Camera di Commercio Fernando Zilio di trasferire in via Tommaseo la sua sede?

«Sull’aumento di capitale, siamo pronti a fare la nostra parte. A patto, però, che la Fiera resti la Fiera e non diventi invece qualcos’altro». Novità sul liceo artistico Selvatico?

«Ricordo che l’edificio è di proprietà del Comune e che noi, come gestori, ci siamo preoccupat­i di spostare i ragazzi nell’ex istituto Bentsik. Detto questo, per mettere in sicurezza lo stabile, servono quattro milioni e mezzo di euro, la metà dei quali è già stata finanziata dalla Fondazione Cariparo. Per far partire i lavori, servono altri due milioni e 250mila euro: noi siamo a disposizio­ne e ci piacerebbe che lo fosse pure il Comune».

Nel 2018 scadrà il suo mandato in Provincia e nel 2019 quello a Selvazzano. Cosa farà da grande?

«Non ho alcuna intenzione di candidarmi in parlamento. Anche perché, ormai da dieci anni, non ho tessere di partito in tasca. Sono stato iscritto ad An e il mio cuore batte ancora a destra. Ma la cosa, almeno per il momento, finisce qui».

Soranzo Non ho alcuna intenzione di candidarmi alle elezioni

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