Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Trasloco del Celio, protesta contro preside e Provincia Trombini: «Evitati pericoli»
«Non rinnego mezza parola di quanto ho dichiarato in assemblea ai 400 studenti del Celio». Risoluto il presidente della Provincia, Marco Trombini. Non vuole continuare a prendersi la colpa per il trasferimento del liceo classico dalla storica sede di via Badaloni.
«La proposta di trasferire il Celio è arrivata dalla dirigente scolastica e da alcuni insegnanti e da allora i miei uffici si sono attivati per trovare una sede idonea individuata nel Marco Polo» spiega ancora Trombini.
Pochi giorni fa la dirigente Anna Maria Pastorelli in una circolare ha comunicato ufficialmente lo spostamento a settembre 2018.
Di lì il caos. Soprattutto tra studenti e genitori contrari allo spostamento in Commenda in via De Gasperi. «Ci sono rodigini che mi chiamano per chiedermi “Chi si pensano di essere questi del Celio che non vogliono trasferirsi?” — racconta il presidente della Provincia — Il Celio cade a pezzi e questi signori che mi accusano di voler trasferire la scuola, se accadesse una disgrazia, sarebbero i primi ad accusarmi di non aver provveduto». Ieri uno striscione (nella
foto) appeso fuori dalla scuola dal comitato «Celio in Centro» citava: «Trombini e dirigente agli studenti non si mente». Il comitato vuole la permanenza in centro storico della scuola come simbolo di cultura e identità cittadina.