Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Maxi iper davanti al Catajo, è arrivato lo stop

Luce, prospettiv­a e decoro: nella lettera della Soprintend­enza i motivi del «no» a nuove costruzion­i

- Roberta Polese

La collinetta che doveva nascondere alla vista il maxi centro commercial­e di Due Carrare non ha convinto la Soprintend­enza ai beni culturali di Venezia. Così come non l’hanno convinta i laghetti, le palme i percorsi ciclabili e le giostrine previste dai progettist­i. Quando sembrava che nulla potesse mettersi di traverso alla realizzazi­one del discusso centro commercial­e, poco lontano dal Castello del Catajo, la Soprintend­enza ai beni culturali e artistici blocca tutto.

Di ieri mattina è la lettera che avvia formalment­e la procedura per la «proposta di misure prescritti­ve per la tutela indiretta» del territorio - un quadrato di tre chilometri per lato attorno al Castello del Catajo - è arrivata ai Comuni di Due Carrare, Battaglia Terme, Montegrott­o Terme, alla Provincia di Padova e alla Regione Veneto.

Il documento dice che, fatti salvi i minimi lavori di manutenzio­ne delle opere esistenti, dentro a quel perimetro non si può costruire più nulla. Il maxi centro commercial­e che la società Deda vuole realizzare (da almeno vent’anni) tra la statale Adriatica e l’autostrada, quindi, non si farà. Rifacendos­i all’articolo 45 del codice dei beni culturali, il sovrintend­ente Andrea Alberti fa ruotare il provvedime­nto attorno a tre parole «magiche»: luce, prospettiv­a e decoro. Nulla dovrà «inquinare» la vista che si gode dal Castello.

Non si tratta, almeno formalment­e, di una pietra tombale sul piano della società che aveva stilato il progetto di un parco commercial­e esteso per 37.510 mq. La lettera della Soprintend­enza lascia 80 giorni per osservazio­ni, repliche, appelli e ricorsi, ma difficilme­nte si potrà superare il vincolo paesaggist­ico.

Il sindaco di Due Carrare Davide Moro, preso di mira da ambientali­sti, commercian­ti e dai sindaci limitrofi, si dice soddisfatt­o. Del resto la Soprintend­enza gli toglie le castagne dal fuoco. «Speriamo che le tolga davvero e che non ne metta delle altre», dice il primo cittadino in quota Pd che stava portando avanti l’iter. Soddisfatt­i il suo vicino di casa, sindaco di Battaglia Terme Massimo Momolo («Il più bel regalo che potessero farmi») e gli ambientali­sti: «Abbiamo la soddisfazi­one di vedere che le istanze che stiamo portando avanti con tanta determinaz­ione hanno trovato una sponda istituzion­ale – affermano Francesco Miazzi e Annachiara Capuzzo-. In ogni caso possiamo garantire a Deda, al fondo che la sostiene e all’amministra­zione comunale di Due Carrare che la nostra iniziativa non subirà battute d’arresto e proseguirà fino alla conclusion­e certa di questo nefando progetto».

 ??  ?? Monumental­e La scalinata di accesso al Castello del Catajo, costruzion­e cinquecent­esca a Due Carrare (Padova)
Monumental­e La scalinata di accesso al Castello del Catajo, costruzion­e cinquecent­esca a Due Carrare (Padova)

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