Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tav, sì del Cipe alla tratta Verona-Vicenza

Cantieri a partire dall’estate 2018. «Salvaguard­ata la sostenibil­ità ambientale della grande opera»

- Martina Zambon

Via libera del Cipe (Comitato Interminis­teriale per la programmaz­ione economica), ieri pomeriggio, al progetto definitivo per l’Alta Velocità/Alta Capacità nella tratta fra Verona Porta Vescovo e Altavilla Vicentina, alle porte del capoluogo berico. Nei prossimi mesi si attenderà l’ultimo atto formale, la registrazi­one da parte della Corte dei Conti e poi si potrà partire con l’esecutivo. Cantieri previsti già nella seconda metà del prossimo anno. Ancora in fase di approvazio­ne l’attraversa­mento di Vicenza e la tratta fino a Padova.

La battuta più azzeccata è di Luigi Schiavo, delegato regionale di Confindust­ria al coordiname­nto delle infrastrut­ture: «Che l’approdo a Vicenza sia sopra, sotto o a lato non importa, purché si parta. Anzi, sarebbe meglio non dire nulla. Per scaramanzi­a».

Evidenteme­nte la pensa così anche l’assessore regionale alle Infrastrut­ture Elisa De Berti scesa ieri a Roma per il Cipe, il Comitato interminis­teriale per la programmaz­ione economica, che ha apposto il sigillo dell’ufficialit­à al sospirato tratto di Tav fra Verona e Vicenza per un totale di 2,713 miliardi di cui 984 milioni per la realizzazi­one del primo lotto della tratta. De Berti affida la notizia a un sobrio comunicato. Quasi non ci si crede, dopo anni di stallo proprio intorno al nodo di Vicenza, la Tav riparte con l’ultimo via libera.

Ieri il Cipe ha approvato il progetto definitivo della tratta Verona-Bivio Vicenza della linea ad Alta Velocità-Alta Capacità ferroviari­a Milano-Venezia. Con quell’approdo ad Altavilla che corrispond­e al primo lotto. Il prossimo, verso est, sarà proprio l’attraversa­mento del capoluogo berico approdato in Conferenza dei servizi a Roma un paio di settimane fa.

«Si tratta di un’opera statale di grande importanza – dice De Berti – che consentirà di migliorare i collegamen­ti in direzione est-ovest, con rilevanti benefici in termini di mobilità per i cittadini veneti». Un accenno, nella nota, anche al via libera del luglio scorso alla tratta Brescia-Verona che dopo le recenti richieste di precisazio­ni richieste dalla Corte dei Conti (richieste soddisfatt­e a stretto giro di posta) vedrà l’avvio dei cantieri entro marzo 2018. La previsione per la tratta Verona-Vicenza è di dare il via ai lavori nella seconda metà del prossimo anno, proprio tenendo conto dei tempi tecnici della Corte dei Conti e di eventuali osservazio­ni. Il definitivo approvato prevede il raddoppio della linea dalla stazione di Porta Vescovo a Verona fino ad Altavilla Vicentina all’altezza del «Bivio Vicenza», alle porte della città, ma anche il rifaciment­o della stazione di Lonigo e la realizzazi­one della nuova stazione di Montebello.

«Abbiamo raccolto negli ultimi mesi le istanze dei vari Comuni interessat­i dal tracciato - prosegue De Berti - per rendere meno impattante possibile l’infrastrut­tura contribuen­do in modo decisivo al complesso iter approvativ­o di questo stralcio funzionale, e facendo da interfacci­a tra gli Enti locali, il Ministero e Rete Ferroviari­a Italiana per assicurare la sostenibil­ità ambientale dell’opera».

Nel pacchetto sono incluse anche alcune opere di viabilità compensati­va tra cui il completame­nto della Strada Provincial­e 38 Porcilana in provincia di Verona, nel Comune di San Bonifacio. «Il raddoppio dei binari – prosegue l’assessore - avrà anche ricadute positive sull’efficienza del servizio ferroviari­o regionale, liberando tratte che potranno consentire un aumento delle frequenze».

Cantieri aperti, quindi, dall’estate nei comuni di Verona, Belfiore, Lonigo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, San Bonifacio, San Martino Buon Albergo, Zevio, Altavilla Vicentina, Brendola, Caldiero, Arcole e Monteforte D’Alpone per un totale di 44,2 chilometri. A realizzare i lavori sarà il consorzio di imprese di costruzion­e Iricav Due, general contractor nato nel 1991 di cui fanno parte Astaldi al 37,49%, Salini Impregilo al 34,10%, Ansaldo Sts al 17,05%, Società Italiana per Condotte d’Acqua al 11,35% e Fintecna allo 0,01%. Non si è parlato, ieri al Cipe, dei due lotti ancora in fase di approvazio­ne, l’attraversa­mento di Vicenza, come si diceva, e la tratta Vicenza-Padova che completere­bbe l’attraversa­mento veneto visto che l’unica parte già realizzata è quella fra Padova e Mestre. Per far giungere l’Alta Velocità/Alta Capacità nel capoluogo euganeo, serviranno altri 76 chilometri per la metà in affiancame­nto alla linea storica. E intanto Trenitalia Veneto annuncia di aver assunto 103 fra macchinist­i e tecnici nel 2017.

De Berti Raddoppian­do i binari, il beneficio sarà tangibile anche per i pendolari delle linee regionali

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