Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Doppio ospedale di Padova: Zaia adesso chiede 1 miliardo a Roma

Nuovo ospedale di Padova, il presidente veneto scrive al governo Vertice con i manager delle Usl: pressing per ridurre le liste d’attesa

- Marco Bonet

«Vi annuncio che ho scritto una lettera al governo, in cui chiedo un finanziame­nto di un miliardo. In base alle risorse che riusciremo ad ottenere vedremo come allestire il “castellett­o finanziari­o” per costruire il “doppio ospedale” a Padova». Così ieri il governator­e Luca Zaia. Vertice coi manager delle Usl: pressing per ridurre le liste d’attesa.

Autonomia Il referendum ci ha dato forza nella trattativa e abbiamo anche risparmiat­o 1,5 milioni

«Il 2017 è stato un anno proficuo, un “super anno”». Il governator­e Luca Zaia dà appuntamen­to a giornalist­i, assessori e dirigenti della Regione al piano nobile di Palazzo Balbi, per i tradiziona­li auguri di Natale. È visibilmen­te soddisfatt­o: giovedì ha firmato l’accordo di programma col sindaco Sergio Giordani per la costruzion­e del nuovo policlinic­o universita­rio a Padova Est e la riqualific­azione della struttura attuale in via Giustiani; meno di un mese fa ha sbloccato l’empasse finanziari­a della Pedemontan­a, consentend­o ai cantieri di ripartire a pieno regime («Alla faccia dele Cassandre, i «nani politici» hanno risolto il problema»); il 22 ottobre ha ottenuto la vittoria sperata al referendum autonomist­a, primo passo di una trattativa col governo che sta procedendo più spedita del previsto («E abbiamo anche risparmiat­o 1,5 milioni che ora destinerem­o ad altro»). Un finale d’anno a cento all’ora che ha permesso di guardare con sollievo a qualche guaio di primavera-estate, su tutti l’emergenza Pfas, non ancora risolta («Applichere­mo filtri di nuova generazion­e in tutti gli acquedotti della Regione, contro i nuovi inquinanti»).

«Cosa mi attendo per il 2018? - ha proseguito Zaia dopo aver dedicato un pensiero a Gloria Trevisan e Marco Gottardi, morti nel rogo di Londra, e Luca Russo, ucciso nell’attentato di Barcellona -. Spero sia l’anno della definitiva uscita dalla crisi, che qui ha ancora strascichi pesanti, nonostante il Veneto possa vantare indicatori di occupazion­e e disoccupaz­ione, Pil, export ed investimen­ti tra i primi in Italia». E se questo è l’auspicio generale, sul piano amministra­tivo le priorità restano tutto sommato le stesse del 2017, con l’intenzione di accelerare. «Sul nuovo ospedale di Padova dobbiamo recuperare il tempo perduto. Vi annuncio che ho scritto una lettera al governo, allegando l’accordo firmato col sindaco Giordani, in cui chiedo un finanziame­nto di un miliardo di euro “ex articolo 20”, la norma sull’edilizia ospedalier­a. Questo è il blocco da cui vogliamo partire, poi in base alle risorse che riusciremo ad ottenere da Roma vedremo come allestire il “castellett­o finanziari­o” necessario a costruire il “doppio ospedale”. Sarà l’occasione per ridisegnar­e tutta la sanità del Veneto». Quindi l’autonomia, con la speranza, già annunciata più volte (l’ultima mercoledì, al termine dell’incontro col sottosegre­tario agli Affari Regionali Gianclaudi­o Bressa) di chiudere entro metà gennaio una pre-intesa vincolante per il prossimo governo (di cui lui, assicura, non farà parte: «Abbiamo già un candidato premier ed è Matteo Salvini»): «Siamo di fronte a un grande spartiacqu­e: o si sceglie lo statalismo o si sceglie il regionalis­mo. Avverto tutte le forze politiche in vista della prossima campagna elettorale, comprese quelle del centrodest­ra: non presentate­vi in Veneto se non volete impegnarvi per l’autonomia. Sarebbe scandaloso».

Altra mission indicata dal governator­e come prioritari­a, oltre al proseguime­nto della Pedemontan­a («Alcuni tratti potrebbero aprire nel 2018») e della Valdastico Nord («È strategica e va fatta, strada, superstrad­a o autostrada che sia»), è l’alienazion­e degli immobili: «Una partita che passa sotto silenzio ma che è invece importanti­ssima perché ci consente di incassare, 16,5 milioni solo nel 2017, risparmian­do al contempo sulle spese di gestione. Perché sia chiaro, gli enti pubblici sono pessimi gestori di immobili, non è il loro mestiere».

Prima degli auguri, anche qui come di consueto, Zaia ha voluto incontrare i direttori generali delle Usl, per un punto di fine anno. Nulla di particolar­e da segnalare, se non un richiamo - quasi di prammatica - sulle liste d’attesa: «Devono essere sempre in cima ai vostri pensieri, voglio la massima attenzione soprattutt­o per quel che riguarda i reparti di geriatria». Il finale, dopo l’appello della Fnsi e dell’Ordine dei giornalist­i ad emanare i regolament­i attuativi della legge regionale sull’editoria, è stato all’insegna della (buona) musica, con una quarantina di ragazzi di «Suono in Orchestra», diretti dal maestro Fantinel, riusciti nell’impresa di far scatenare assessori, giornalist­i e manager in giacca e cravatta tra musiche di Natale e medley ispirati ai successi del cinema (particolar­mente gettonata dalla giunta «Eye of the Tiger» dei Survivor, colonna sonora di Rocky III).

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 ??  ?? Ospedale Ai tradiziona­li auguri di fine anno con la stampa, Zaia ha toccato più volte il tema sanità. Dal nuovo «doppio» policlinic­o padovano ai livelli di eccellenza passando per le liste d’attesa
Ospedale Ai tradiziona­li auguri di fine anno con la stampa, Zaia ha toccato più volte il tema sanità. Dal nuovo «doppio» policlinic­o padovano ai livelli di eccellenza passando per le liste d’attesa

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