Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Sciopero flop delle commesse «Noi minacciate»

Federdistr­ibuzione: «Adesioni al 4%»

- di Giacomo Costa

La protesta delle commesse non è riuscita ieri a frenare la macchina degli acquisti prefestivi, che ieri ha tirato dritto nonostante lo stop proclamato dalle sigle sindacali contro la grande distribuzi­one e la cooperazio­ne. Federdistr­ibuzione: «Adesioni al 4 per cento».

Hanno cambiato i turni, spostato il personale per assicurare le aperture e ci è giunta voce di intimidazi­oni

Bandiere, cartelloni e fischietti non sono riusciti a frenare la macchina degli acquisti prefestivi, che ieri ha tirato dritto nonostante lo sciopero proclamato dalle sigle sindacali contro la grande distribuzi­one e la cooperazio­ne. Nel Veneziano le proteste si sono concentrat­e nella zona commercial­e compresa tra Terraglio e via Castellana, dove da anni si moltiplica­no i vari Auchan, Decathlon, Mediaworld, Despar e Coop: all’urlo di «contratto subito» un centinaio di manifestan­ti ha occupato le rotatorie e le strade di collegamen­to tra un grande magazzino e l’altro, mentre di fronte agli altri punti vendita cittadini, sparpaglia­ti in tutta la provincia, ci si è limitati a un semplice volantinag­gio. Le motivazion­i della giornata a braccia conserte sono note da settimane: «Federdistr­ibuzione ha disatteso il contratto nazionale, mentre la cooperazio­ne lo aspetta da quattro anni – spiega Caterina Boato, di Filcams Cgil – Coop vuole erodere i diritti conquistat­i e le sue stesse specificit­à, a cominciare dal tentativo di cancellare il periodo di carenza, ovvero i primi tre giorni di malattia, che l’azienda copriva con la sua cassa». Ma le difficoltà sono diverse, e riguardano soprattutt­o i ritmi di vita dei singoli lavoratori, in certi casi divenuti ingestibil­i: Andrea Ciampi, della Coop nel centro commercial­e Nave de Vero, arriva a Marghera da Salzano, e teme di non avere più tempo per la sua famiglia. «C’è chi si sveglia tutte le mattine alle 5, e la sera deve andare a letto alle 22. Magari lavora anche la domenica, e così non ha più nessuno spazio personale – spiega il dipendente – Adesso vogliono ridurci anche le tutele per la malattia, ma il nostro è anche un lavoro usurante: tanti colleghi, non più giovani, soffrono di ernie croniche, di patologie che li costringon­o a letto per giorni».

I fischi e i cori delle sigle sindacali, però, non sono riusciti a sfondare le porte a vetri dei supermerca­ti e dietro la fila di casse – automatich­e e non – i clienti si mettevano ordinatame­nte in coda, completame­nte dimentichi della protesta che li aveva rallentati nel cercare un parcheggio. Le adesioni per ciascun negozio si contavano sulle dita di una mano: un solo delegato sin-

dacale assente in un grande magazzino, cinque defezioni in un supermerca­to, nessuna mancanza in quello vicino. Anche spostandos­i verso Marcon e il Valecenter – luogo di contestazi­oni, e unico marchio a tenere le saracinesc­he alzate il prossimo 26 dicembre – il lavoro tra gli scaffali procedeva regolare, anche a fronte dei tanti clienti che affollavan­o le gallerie. «La cooperazio­ne nelle ultime settimane ha adottato le stesse strategie a cui ci ha abituato Federdistr­ibuzione – denuncia Boato – Hanno cambiato i turni, spostato il personale per assicurare le aperture e ci è giunta voce di minacce e intimidazi­oni, specie nei confronti di contratti determinat­i e part-time, che magari si sono visti cambiare orario, da una giornata di quattro ore ad un turno spezzato di nove e mezza, che chiarament­e non si poteva saltare. Verificher­emo e ci muoveremo con denunce per comportame­nto antisindac­ale».

Intanto proprio Federdistr­ibuzione fornisce i primi, impietosi dati sulla partecipaz­ione allo sciopero: stando alla federazion­e l’adesione si è fermata al 4,3 per cento, una percentual­e inferiore a quella del maggio 2016, che aveva registrato un 6,5 per cento. Coop, invece, si mantiene più vaga e dichiara una partecipaz­ione alla protesta «inferiore al 20 per cento». Su oltre cinquemila lavoratori dei due comparti impiegati in tutta la Provincia, d’altronde, solo un centinaio hanno sfilato in corteo.

 ?? (Foto Errebi) ?? Presidi simbolici Un gruppo di commesse ha bloccato ieri la viabilità nell’area Auchan di Mestre per rendere partecipi i cittadini del disagio
(Foto Errebi) Presidi simbolici Un gruppo di commesse ha bloccato ieri la viabilità nell’area Auchan di Mestre per rendere partecipi i cittadini del disagio

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