Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Padova, una vittoria da B

Serie C All’Euganeo i biancoscud­ati piegano il Renate, secondo in classifica, e il vantaggio sale ora a sette punti. Segna Guidone, raddoppia Contessa e tutto lo stadio acclama Bisoli

- Dimitri Canello

Il regalo più gradito sotto l’albero. Tre punti, sette di vantaggio sulla seconda della classe, 2-1 al Renate e un siparietto che testimonia alla perfezione il clima di festa che irrompe all’Euganeo nonostante il freddo.

Il Padova va e il duetto fra il presidente Roberto Bonetto e Pierpaolo Bisoli nel dopogara è tutto da gustare. L’allenatore si gode gli elogi e il coro «Bisoli, Bisoli» che parte da tutti i settori dello stadio, poi spiega: «Il coro per me vale più di qualsiasi contratto milionario che possano propormi... Non sono padovano ma la testimonia­nza della gente crea un legame che va al di là di qualsiasi altra cosa». Interviene Bonetto: «Mister, la pagheremo in applausi!». E Bisoli: «Dica che se l’era preparata... Abbiamo un bel vantaggio adesso, dodici punti da recuperare sono tanti per il Pordenone, la Feralpisal­ò è a otto punti. Scordatevi che a Fano sarà facile, dobbiamo vincere anche una partita “sporca”, cosa che non abbiamo mai fatto». Acclamato nel finale di partita da tutto lo stadio, l’allenatore di Porretta Terme indovina la partita che scaccia le ombre delle ultime settimane, quando la squadra aveva ottenuto due punti nelle ultime tre partite, non riuscendo mai a segnare. Sicurament­e in molti faranno gli scongiuri, ma c’è profumo di promozione nel successo di ieri sera.

Un successo pesantissi­mo, che fa il paio con i risultati della concorrenz­a, che sembra squagliars­i di fronte alla costanza della capolista. Superato indenne il momento di flessione attraversa­to nelle ultime settimane, il Padova adesso ha il destino nelle sue mani. Può andare a Fano, contro l’ex Oscar Brevi, con la tranquilli­tà di un primato che pare blindato, avendo schivato le insidie psicologic­he di un eventuale insuccesso contro la seconda della classe. All’Euganeo va in scena tutto un altro film rispetto alle uscite recenti: il Padova segna al 9’, quando Guidone di testa rompe il digiuno su punizione di Contessa e con palla a beffare Di Gregorio. Per il raddoppio ancora una palla inatmissiv­o tiva al 42’, quando Contessa indovina una punizione perfetta sorprenden­do Di Gregorio che si fa beffare sul suo palo. Il Renate reagisce e nella ripresa carica, ottenendo il 2-1 con un colpo di testa di Pavan che supera Bindi. Poi una battaglia fino al 93’, quando Teso viene espulso dall’incerto e fin troppo per- Dionisi. E quando l’Euganeo esplode al fischio finale per una vittoria che profuma di B. E’ ancora lunga, certo, ma i tre punti conquistat­i nello scontro diretto valgono doppio. E stavolta più che mai.

«Abbiamo avuto grandi occasioni per chiudere il match — sottolinea Bisoli nel dopo gara — evidenteme­nte perdere fa bene perché siamo tornati ad avere la cattiveria che serve per vincere le partite. Abbiamo fatto una buona partita sotto tutti i punti di vista, abbiamo avuto finalmente il miglior Guidone come a inizio stagione. Le grandi squadre non sono quelle che vincono 4-0, 5-0, ma quelle che strappano anche successi risicati. E oggi ho rivisto la squadra che piace a me, sette punti di vantaggio sono un ottimo margine». Se poi si guarda pure la classifica, le soddisfazi­oni raddoppian­o. Decisament­e.

 ?? (Bergamasch­i) ?? All’Euganeo Il gol dell’1-0 di Guidone , la gioia dopo il 2-0 di Contessa, un’azione del primo tempo
(Bergamasch­i) All’Euganeo Il gol dell’1-0 di Guidone , la gioia dopo il 2-0 di Contessa, un’azione del primo tempo
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