Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Armi in auto, fermato militare Usa
Il soldato, in forza alla Ederle, è stato sorpreso all’Arcella con proiettili da guerra
Caricatori per fucili da assalto e un pugnale da combattimento. È quanto la polizia ieri, all’Arcella, ha trovato nell’auto di Noel Gutierrez, militare californiano della Ederle. Il soldato è stato arrestato.
Se sia stata una bravata o se il militare avesse qualche strana intenzione lo chiariranno le indagini che nei prossimi giorni faranno luce su quanto accaduto venerdì sera a Padova.
Durante i controlli che la polizia stava effettuando all’Arcella per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, è andato in scena un curioso fuori programma. In via Sarpi gli agenti stavano per controllare una Mercedes quando questa ha tentato di svoltare per evitare il posto di blocco. Non riuscendovi il guidatore ha accostato: nella perquisizione gli agenti hanno trovato sette caricatori per fucili da assalto utilizzati in guerra e, nascosti all’interno di un pacchetto di sigarette, 5 proiettili calibro 7.62 oltre a un pugnale da combattimento. Subito è scattato l’arresto: in manette è finito Noel Gutierrez, un militare californiano di 24 anni in forza alla caserma Ederle di Vicenza. L’uomo non ha opposto resistenza al momento dell’arresto. Portato in carcere, ci resterà almeno fino a mercoledì data la concomitanza con le festività natalizie.
Il giovane che parlava solo inglese non ha saputo spiegare come mai all’interno della sua vettura ci fosse tutto quel materiale da guerra. Dopo gli accertamenti è risultato incensurato. Dalla caserma Ederle ieri hanno preferito non commentare quanto accaduto, limitandosi a spiegare che: «Il nostro militare nei prossimi sarà ascoltato dal giudice, ma prima trascorrerà in carcere i giorni di Natale».
Quella di Noel Gutierrez è solo l’ultimo di una serie di guai causati negli ultimi tempi dai soldati americani di stanza in Veneto. A metà marzo ad Arzignano nel vicentino, tre parà ubriachi avevano rubato la bandiera con il tricolore issata davanti al pennone del municipio. Grazie alle testimonianze di alcuni cittadini e alle immagini della videosorveglianza è stato possibile risalire ai responsabili.
La bandiera è poi stata ritrovata nella camera dei tre commilitoni che sono finiti a processo di fronte a un tribunale americano. Nel maggio del 2016 a Bassano alcuni militari della Ederle erano finiti alle mani con un gruppo di africani. I due schieramenti se le erano date di santa ragione prima all’interno della discoteca Liv e poi all’esterno. La violenta rissa era degenerata con calci, pugni, vetri usati come armi, coltelli, urla e macchie di sangue a terra. In tutto erano state una quarantina le persone coinvolte, molte delle quali ubriache. Quella sera intervennero i carabinieri da Thiene, Schio, Vicenza e anche la military police della Ederle. Alla fine furono 13 i marines arrestati con l’accusa di rissa aggravata, tutti finiti ai domiciliari e sei i feriti, tra cui due nordafricani e quattro americani. Senza dimenticare poi gli scandali del sexy gate che ha coinvolto negli anni scorsi il generale maggiore Joseph Harrington.
Tornando alla serata padovana, durante i controlli della polizia tra venerdì e sabato sono state riscontrate anche irregolarità in due circoli: all’Empire Bar di via Fowst sono stati trovati una quarantina di nigeriani non tesserati. Il locale rischia ora la chiusura per un lungo periodo e una multa salata. Al circolo Unione Sacra Africa sono emerse irregolarità amministrative. Nei prossimi giorni verranno presi provvedimenti.